Pagina 2 | Mourinho distrutto per Jota: "Non inseguiva la fama, rappresentava ciò che mi piace"

Il tecnico portoghese commosso: "Misteri della vita che fatichiamo a capire". Poi su Chivu all'Inter: "Ha tutto per fare bene, spero non vinca subito il Triplete"

Da Silverstone dove sta assistendo al weekend del Gp di Gran Bretagna, anche José Mourinho partecipa al cordoglio per la tragica scomparsa di Diogo Jota e di suo fratello Andrè Silva. Una perdita sentita profondamente dallo Special One, che facendosi interprete dei sentimenti dell'intero Portogallo, si lascia andare ai microfoni di Sky: "La mia gente è sotto choc".

"Un ragazzo d'altri tempi"

Nel ricordare Diogo Jota, Mourinho ci tiene a sottolineare un aspetto del carattere di questo sfortunato ragazzo: "Quando qualcuno se ne va è facile dire che era bravo, ma lui era veramente bravo. Questo ragazzo ha lo stesso procuratore mio, tutti erano innamorati di lui: come giocatore era bravo, come persona sembrava che non fosse  di questa generazione. Non voleva l'attenzione, non voleva il protagonismo. Il protagonismo arrivava perché vinceva con il Liverpool e la nazionale portoghese. è una cosa incredibile, ci sono tre bambini che devono crescere senza il loro papà, una moglie che era il suo amore da sempre, due genitori che perdono due figli. Magari un giorno capiremo queste cose, ma adesso non si capisce".


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"Chivu? Uno dei miei bambini..."

Spaziando poi sul calcio e immancabilmente sulla "sua" Inter, Mourinho commenta la chance data a Chivu dal club nerazzurro: "Lui è uno dei miei bambini. Ha imparato dalla mia esperienza, perché una cosa è essere un grande calciatore e un'altra diventare un grande allenatore. Speriamo vada bene, coraggio e personalità non gli mancano. Mi auguro solo che non vinca subito il Triplete, può vincere Champions, Scudetto e Coppa Italia, ma non tutto insieme...".


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"All'Italia non manco io, ma la Champions..."

Infine, Mourinho si concede una battuta sulla nostra Serie A e sul fatto che un allenatore come lui possa mancare al campionato: "L'unico motivo per cui posso mancare in Italia è perché nessuno vince di nuovo la Champions League lì".


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"Chivu? Uno dei miei bambini..."

Spaziando poi sul calcio e immancabilmente sulla "sua" Inter, Mourinho commenta la chance data a Chivu dal club nerazzurro: "Lui è uno dei miei bambini. Ha imparato dalla mia esperienza, perché una cosa è essere un grande calciatore e un'altra diventare un grande allenatore. Speriamo vada bene, coraggio e personalità non gli mancano. Mi auguro solo che non vinca subito il Triplete, può vincere Champions, Scudetto e Coppa Italia, ma non tutto insieme...".


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