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Il croato era stato messo fuori lista, ma oggi il tecnico toscano non ha centrocampisti da schierare al di fuori di Cataldi

Maurizio Sarri disporr&agrave; ancora di qualche giorno prima di decidere quale formazione mandare in campo luned&igrave; sera contro il Genoa, ma la situazione in casa Lazio non &egrave; affatto rosea. Tra risultati che non arrivano e un centrocampo in piena emergenza, crescono le difficolt&agrave; in vista della gara di campionato che pu&ograve; diventare gi&agrave; un primo spartiacque di una stagione fin qui difficile e nata sotto una cattiva stella. Gi&agrave;, perch&eacute; tutto cominc

Leggi il commento del direttore del Corriere dello Sport-Stadio

I tifosi della Lazio ci chiedono spesso di &ldquo;invitare&rdquo; <a href="https://www.corrieredellosport.it/news/calcio/serie-a/lazio/2025/09/18-143231568/lazio_lotito_risponde_ai_tifosi_sto_bene_e_guider_il_club_a_lungo">Lotito</a> a vendere la societ&agrave;. Le sollecitazioni in tal senso sono aumentate a dismisura l&rsquo;estate scorsa con il blocco del mercato e non vi dico dopo la sconfitta nel derby che ha anticipato di qualche giorno la festa per i 40 anni di Lazialit&agrave;, la pubblicazione tanto cara a Dino Zoff che riassume in s&eacute; i valori pi&ugrave; autentici della passione biancoceleste.&nbsp; 
Il Corriere dello Sport non spinger&agrave; mai un presidente ad andarsene: il nostro compito non &egrave; quello di &ldquo;imporre&rdquo; a qualcuno la cessione di una sua propriet&agrave;. Noi possiamo e dobbiamo criticare una gestione, anche duramente, analizzare i numeri, elencare le criticit&agrave;, i problemi e eventualmente indicare le soluzioni praticabili. 
Ci sono laziali - mi dicono - che sarebbero disposti a veder fallire la Lazio piuttosto che proseguire con Lotito. A questo credo poco: registro la voce che giunge pi&ugrave; dal fegato che dal cuore. Ricordo peraltro che quasi 30mila tifosi hanno sottoscritto l&rsquo;abbonamento nonostante l&rsquo;inesistente campagna acquisti: se questa &egrave; una forma di protesta&hellip;&nbsp; 
L&rsquo;ultima estate, il punto pi&ugrave; basso della gestione dell&rsquo;occupatissimo Senatore che in pi&ugrave; di un&rsquo;occasione - va detto - &egrave; riuscito a ripartire. Stavolta l&rsquo;impresa sembra sensibilmente pi&ugrave; complicata.&nbsp; 
Tre sono le condizioni per le quali Lotito potrebbe mollare: 1) la volont&agrave; di farsi da parte. 2) La presenza di un acquirente credibile. 3) Un soddisfacente rapporto tra l&rsquo;offerta e la domanda. 
Il resto &egrave; rabbia: e visto che Lotito non ha mai manifestato il desiderio di vendere, tutt&rsquo;altro, le voci due e tre si annullano.&nbsp; 
Nonno Marino, sempre lui, mi raccomandava di non dare mai un consiglio a un autocrate &quot;perch&eacute; - sosteneva - quello non ascolta nessuno e anzi si diverte a fare il contrario&quot;. Perci&ograve; consiglio a Lotito di restare a lungo alla Lazio.

Lotito e un inutile invito a vendere: gli autocrati non ascoltano

Il 38enne spagnolo può essere confermato titolare dopo aver giocato il derby dall'inizio

ROMA - Et&agrave; reale 38 anni. Et&agrave; percepita non pi&ugrave; di 30. Pedrito &egrave; entrato in una dimensione diversa, prescinde dall&rsquo;et&agrave;. Il giovane vecchio <a href="https://www.corrieredellosport.it/giocatore/calcio/pedro-rodriguez-ledesma/49579">Pedro</a> vive un tempo che tende all&rsquo;infinito o quantomeno vive ragionando cos&igrave;. Con Baroni &egrave; iniziata una seconda giovinezza, con Sarri la continua. Mau l&rsquo;ha promosso titolare nel derby, nel momento del bisogno. E pu&ograve; confermarlo col Genoa. Deve decidere se passare al 4-4-2 o al 4-2-3-1, quasi impossibile continuare con il 4-3-3 non avendo centrocampisti. Vecino far&agrave; un test. Basic viaggia verso il reintegro e la titolarit&agrave;. L&rsquo;unico disponibile &egrave; Cataldi. Usarli tutti e tre (sempre se possibile) non &egrave; consigliabile, non ci sarebbero cambi a parte Gila, da spostare mediano d&rsquo;emergenza. Ragionando su 4-4-2 e 4-2-3-1 pu&ograve; essere utilissimo Pedro: da trequartista dietro Taty in tutte e due le opzioni. Il dubbio, in questi due moduli, &egrave; continuare con lo spagnolo o lanciare Dia?&nbsp;&nbsp;

<h2>Alla ricerca del primo gol stagionale</h2>

Pedrito si tiene pronto a tutto. Non ha ancora segnato, cerca il primo colpo. Nel derby ci &egrave; andato vicino, il primo brivido l&rsquo;ha creato lui. Non s&rsquo;&egrave; mai arreso, ha retto finch&eacute; ha potuto, giocando sotto quel caldo, regalando qualche fiammata. Non &egrave; mai fatica sprecata, questa &egrave; la sua filosofia. Ogni goccia di sudore rende l&rsquo;idea di quanto dia tutto, ogni giorno, in ogni partita, senza sentirsi un divo. L&rsquo;energia che ha sprigionato pu&ograve; essere utile di nuovo per una Lazio senza centrocampisti, con giocatori in recupero, non ancora pronti, che provano a giocare. Sarri aveva pensato a Pedro nel derby (con Dia) per provare a dare pi&ugrave; ritmo offensivo, per trovare pericolosit&agrave;. Pedro, da trequartista, fa da raccordo. Con la Roma &egrave; partito nel 4-3-3, ma era sempre accentrato. Baroni gli ha allungato la carriera piazzandolo dietro al centravanti. Sarri sa che da ala rischia di spremerlo troppo e di ricevere poco nelle due fasi. Ecco perch&eacute; gli d&agrave; licenza di giocare sulla trequarti.&nbsp;&nbsp;

<h2>La sorpresa nel derby</h2>

Il Comandante aveva bluffato alla vigilia del derby. Aveva parlato di Pedro senza dare riferimenti, domenica l&rsquo;ha presentato in campo. &quot;Per Pedro c&rsquo;&egrave; sempre la possibilit&agrave; che possa partire dall&rsquo;inizio, tenendo sempre presente che dalla panchina &egrave; un&rsquo;arma&quot;, aveva detto Mau ad inizio stagione. Conta l&rsquo;et&agrave; percepita, non quella reale, ma Pedro viene gestito durante le settimane. Nella prima pausa era rimasto fermo una settimana per una tallonite bilaterale. Il recupero lo aiuta a rigenerarsi, lui stesso ha imparato a gestirsi, lo ha raccontato pochi giorni fa: &quot;Bisogna avere sotto controllo tutto, come il riposo e il mangiare bene. Solo cos&igrave; si pu&ograve; allungare la carriera&quot;. Pedro ha dimostrato di poter giocare ancora titolare e di essere un&rsquo;arma in corsa. Sta a Sarri decidere come, quando e quanto utilizzarlo. Alla fine bussano tutti alla porta dello spagnolo per l&rsquo;esperienza, la qualit&agrave; che garantisce. Ancora di pi&ugrave; in questa Lazio a corto di fantasia, di uomini con doti da numero 10. Pedro mai fuori asse tattico, sempre impeccabile nello stile. Pedro e la sua energia creativa, un&rsquo;energia rinnovabile di partita in partita, la scintilla che manca alla squadra. Saranno i prossimi due allenamenti ad essere indicativi. Sarri prima deve capire che centrocampo potr&agrave; presentare, poi scioglier&agrave; il rebus offensivo. Pedro o Dia con Taty? Vale per il 4-4-2 e il 4-2-3-1.&nbsp;

Pedro uomo chiave della Lazio: Sarri pensa a una nuova soluzione tattica

Pedro uomo chiave della Lazio

Lotito e un inutile invito a vendere

Lazio in emergenza contro il Genoa e Sarri pensa al rientro di Basic

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