Nel giorno di gara-2 delle Finals scudetto, l’italfutsal ha un nuovo commissario tecnico, in carica a partire dall’1 luglio. È Salvo Samperi, campione d’Italia con la Feldi (con tanto di Supercoppa italiana) nonché vincitore dell’ultima Panchina d’Oro. L’allenatore catanese, che succede a Max Bellarte, è stato presentato in pompa magna nella sede della FIGC, in via Allegri.
GRAVINA LO ACCOGLIE COSÌ
Durante la conferenza stampa tenutasi a chiusura del Consiglio Federale di questa mattina, è stato il presidente della Federcalcio Gabriele Gravina lo accoglie così: “La persona più idonea per rafforzare il percorso di consolidamento del talento italiano, anche attraverso i risultati. È stata una scelta condivisa con la Divisione Calcio a 5 e con il presidente Bergamini, che ringrazio, a testimonianza di come ci si muova in sintonia, con l’obiettivo di sviluppare il futsal in maniera coordinata”. A tal proposito, prenderà vita una nuova area tecnica a supporto delle Nazionali del Club Italia proprio in raccordo con la Divisione, perché c’è sempre più bisogno di collaborazione
BERGAMINI SODDISFATTO
Presente in conferenza stampa anche il presidente della Divisione Calcio a 5 Luca Bergamini: “È stato un lavoro di coordinamento e sintesi di immagini che abbiamo voluto trasferire al presidente Gravina, che ha recepito immediatamente le nostre intenzioni - racconta -. Se siamo qui oggi è per la grande collaborazione che c’è stata in tutte le aree: stiamo provando a creare un modello di sviluppo del settore tecnico del futsal, che nasce dalla condivisione del nuovo commissario tecnico. Non vogliamo lasciarlo solo in mezzo al mare, ma supportarlo con una programmazione condivisa con la struttura del Club Italia. La scelta di Samperi è stata unanime: come movimento gli chiediamo di creare un modello di futsal italiano: oggi i risultati diventano un aspetto determinante per il giudizio ai quali saremo sottoposti”.
SAMPERI RACCOGLIE LA SFIDA
“Ringrazio profondamente il presidente Gravina e il presidente Bergamini per aver riposto in me la fiducia nel ricoprire un incarico così prestigioso. Sento grande emozione e senso di responsabilità, ma penso che faccia parte del ruolo che andrò a ricoprire. Diventare ct della Nazionale è un sogno per chiunque: ho i brividi su tutto il corpo ed è questo ciò che proverò a trasmettere ai giocatori, allo staff e a tutti coloro che lavoreranno insieme a noi. La maglia azzurra è un onore – continua - ma come detto anche una responsabilità importante, perché i risultati sono determinanti nel nostro percorso. Mi assumo l’onere di questa chiamata e farò questo lavoro col massimo della passione e dell’entusiasmo: sono carico a mille per provare a fare qualcosa in più per questo sport”.