Nel gennaio del 2016 arrivava, anzi tornava dopo l'acquisto del 2015, a Roma per giocare. Il brasiliano Gerson, il ragazzo che nel contratto aveva la clausola per la vittoria del Pallone d'oro e che aveva posato con la "10" di Totti per far vedere quanto la Roma lo avesse voluto, era convinto che avrebbe subito giocato in prima squadra. Ma c'era il problema extracomunitari e la società, nel pieno del cambio Garcia - Spalletti, non poteva né voleva tesserarlo per cui decise di spedirlo in prestito al Frosinone. Gerson (e il padre) la prese malissimo e tornò per sei mesi alla Fluminense. Poi è tornato in Europa: Roma, molto poco, e Fiorentina, prima di tornare di nuovo in patria. Al Flamengo, dove ha fatto bene, vincendo anche una Libertadore. A quel punto ha ritentato l'avventura europea: lo chiama il Marsiglia dove gioca (con più ombre che luci) un anno mezzo.
Gerson torna in Brasile
Adesso il giro riparte: a quasi 26 anni Gerson è sbarcato a Rio per chiudere il trasferimento che lo riporterà al Flamengo. Il programma prevede visite e firma per cinque anni. Il club brasiliano dovrebbe pagarlo 15 milioni più uno di bonus. Per il ragazzo che sognava di vincere Champions e Pallone d'oro la strada di casa, forse, è l'unica che davvero percorre con serenità.