Gimenez, l’Uruguay lancia il nuovo Godin

Difensore centrale, diciannove anni, titolare nella nazionale di Tabarez contro l’Italia nel mondiale brasiliano. Diego Simeone lo ha fatto acquistare dall’Atletico Madrid nel 2013: Gimenez è cresciuto nel Danubio e il suo cartellino è costato novecentomila euro.
Stefano Chioffi
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ROMA - Il conto alla rovescia è cominciato: sessantadue allenamenti in quaratacinque giorni per presentarsi con il pieno di benzina il 20 agosto, al Santiago Bernabeu, per la finale d’andata della Supercoppa di Spagna contro il Real Madrid. Diego Simeone ha già iniziato a progettare l’assalto al suo quinto trofeo sulla panchina dell’Atletico, dopo la conquista dell’Europa League (2012), della Supercoppa Europea (2012), della Coppa del Re (2013) e della Liga (2014). Con il preparatore atletico, il professor Oscar Ortega, 55 anni, passaporto uruguaiano, ha pianificato i carichi di lavoro del ritiro estivo, scattato lunedì nel centro sportivo di Majadahonda. La prima parte è stata organizzata a Madrid, mentre la seconda si svolgerà a Los Angeles. L’Atletico disputerà la prima amichevole in California il 27 luglio contro il San José Earthquales e il 31 affronterà i messicani del Club America. Il primo test europeo è stato fissato per il 10 agosto contro il Wolfsburg.

 

L’ABBRACCIO - Il colpo è Mario Mandzukic, scelto da Simeone come erede di Diego Costa, passato al Chelsea. Il centravanti croato, ex Bayern Monaco, è costato ventidue milioni di euro e ha firmato un contratto per quattro stagioni. Ha già svolto a Madrid le visite mediche, accompagnato dal direttore sportivo José Caminero. Avrà la maglia numero nove e salterà la fase iniziale del ritiro, visto che ha partecipato al mondiale e deve completare le vacanze. Simeone e il professor Ortega gli hanno consegnato, comunque, un programma di lavoro atletico da seguire durante le ferie. «Ho scelto l’Atletico per il suo stile di gioco, considero questo club sullo stesso livello del Bayern», ha dichiarato l’attaccante al giornale “Marca”. Mandzukic, ventotto anni, diciotto gol in trenta gare nell’ultimo campionato tedesco, non rientrava più nei piani di Pep Guardiola, che potrà contare nella prossima stagione su Robert Lewandowski, ex Borussia Dortmund.

 

IL MERCATO - Definita la trattativa per Mandzukic, l’Atletico si prepara a presentare anche il nuovo portiere, Jan Oblak, ventuno anni, sloveno, che ha vinto nella scorsa stagione il campionato e la Coppa del Portogallo con il Benfica: sarà lui a prendere il posto di Thibaut Courtois, rientrato al Chelsea dopo tre anni di prestito. Oltre al belga, che entrerà in competizione con Petr Cech, Mourinho ha già preso dall’Atletico il centravanti Diego Costa (quaranta milioni), il regista Tiago e nelle prossime ore porterà a Londra anche il terzino sinistro Filipe Luis in cambio di altri venti milioni. Simeone ha tamponato da tempo la partenza del brasiliano e affiderà la fascia a Siqueira, ex Benfica. Moyà, invece, sarà la riserva di Oblak. E in attacco l’argentino Angel Correa, diciannove anni, si candida per diventare la nuova sorpresa.

 

LA DIFESA - La coppia centrale dovrà rappresentare il primo punto di forza dell’Atletico anche nella prossima stagione: sonio state respinte le offerte per Miranda e Diego Godin, considerati due pilastri da Simeone, che si aspetta il salto di qualità anche da Josè Gimenez, classe 1995, uruguaiano, mandato in campo dal ct Oscar Tabarez contro l’Italia nel mondiale in Brasile. E’ un centrale, ha studiato per un anno i movimenti e i segreti di Miranda e Godin. E’ alto un metro e 85, pesa 80 chili, l’Atletico lo ha scoperto nel Danubio e lo ha fatto arrivare a Madrid nella scorsa estate. E’ stato uno dei protagonisti dell’ultimo mondiale Under 20, che si è disputato in Turchia nel 2013 ed è stato vinto dalla Francia di Pogba ai calci di rigore (4-1) proprio contro l'Uruguay del ct Juan Verzeri. Gimenez è un destro naturale, di solito gioca in una difesa a quattro. E’ nato a Canelones il 20 maggio del 1995, ha diciannove anni, il ct Tabarez gli ha dato fiducia in Brasile e lo ha schierato vicino a Godin, dopo l’infortunio di Lugano. Concreto e veloce, forte di testa e negli anticipi: contro l’Italia ha cancellato Balotelli e si è fatto notare per alcune chiusure in scivolata. Nella nazionale Under 20 guidava il reparto arretrato. Chiuso da Miranda e Godin, Gimenez ha avuto poco spazio: un anno di apprendistato, sotto la guida di Simeone, che ha cercato di addestrarlo ai sistemi europei e di aiutarlo a completarsi. Una presenza nella Liga (alla quarta giornata contro l’Almeria, 4-2, novanta minuti in campo) e due in Coppa del Re nella doppia sfida con il Sant Andreu. L’Atletico ha speso novecentomila euro per il cartellino di Gimenez, che nel Danubio era stato seguito dagli allenatori Leonardo Ramos e Juan Carrasco. Il difensore ha un contratto fino al 2018.


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