Calcio estero, Clarke Carlisle choc: «Ho tentato il suicidio»
Il 35enne, ex difensore del QPR, ammette in un'intervista alla stampa britannica: «Sono stato investito da un camion, ho riportato fratture, tagli e lividi, ma non si è trattato di un incidente»
ROMA - «E' stato il mio punto più basso». Così Clarke Carlisle, ex difensore 35enne del QPR di inizio 2000, ha raccontato in un'intervista al 'Sun' di aver tentato il suicidio. Prima i guai finanziari dopo il ritiro dal calcio e poi il licenziamento dalla tv per la quale lavorava come opinionista. Motivi che lo hanno fatto cadere in una forte depressione e che lo hanno spinto, lo scorso 22 dicembre, al tentato suicidio: «Sarebbe stata la risposta perfetta per i miei problemi». Investito da un camion sulla A64, la strada principale che collega Leeds a York: costola e ginocchio frantumati, emorragie e lividi di ogni genere. Soltanto oggi, dopo le sue parole, si è scoperto che non si trattava di un incidente. Poi il ricovero in un reparto psichiatrico, dal quale è stato dimesso lo scorso venerdì: «Una volta uscito, non mi sono presentato come Clarke, l'ex calciatore, ma come Clarke, un paziente con disturbo mentale. Questo è stato il primo passo verso il recupero. Il tempo che ho passato in ospedale mi ha aiutato a capire che il mio è stato un gesto veramente sbagliato».
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