Kannemann, il leader del San Lorenzo

E’ un difensore centrale, ha 23 anni, è argentino (ma ha anche il passaporto tedesco) e domani affronterà in Marocco l’Auckland City (Nuova Zelanda), nella semifinale del Mondiale per club. Il Real Madrid è già volato in finale, dopo aver battuto (4-0) il Cruz Azul.
Stefano Chioffi
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ROMA - E’ la finale più logica: Real Madrid contro San Lorenzo. Il Mondiale per club, che si sta svolgendo in Marocco (a Marrakech e a Rabat), è entrato nella fase cruciale. La squadra di Carlo Ancelotti ha eliminato stasera il Cruz Azul (4-0, gol di Sergio Ramos, Benzema, Bale e Isco). Domani, nell’altra semifinale, il San Lorenzo affronterà l’Auckland City (Nuova Zelanda), che ha vinto l’ultima edizione della Champions League dell’Oceania. Il Real aspetta di conoscere il nome della seconda finalista. Il San Lorenzo è la realtà emergente del calcio sudamericano: ha conquistato lo scudetto nel 2013 (“Torneo Inicial”) e la Coppa Libertadores nel 2014, superando i paraguaiani del Nacional. In un anno ha dominato la scena, raggiungendo traguardi prestigiosi prima con l’allenatore Juan Antonio Pizzi (che ha firmato il quindicesimo scudetto del “Ciclon”) e poi con Edgardo Bauza in panchina. Il San Lorenzo non aveva mai alzato la Coppa Libertadores e ha interrotto un lungo dominio dei club brasiliani, che si erano imposti nei quattro anni precedenti con l’Internacional di Porto Alegre, il Santos (che all’epoca aveva ancora Neymar in attacco), il Corinthians e l’Atletico Mineiro (trascinato da Ronaldinho).

 

L’APPUNTAMENTO - Distratto dall’impegno nel Mondiale per club, il San Lorenzo ha concluso all’ottavo posto il “Torneo di Transicion”, che è appena terminato con il trionfo del Racing di Diego Milito. Bauza ha studiato in dvd l’Auckland City e in questi giorni ha provato anche la formazione da schierare. Ha un solo dubbio e riguarda uno dei difensori centrali: il colombiano Mario Yepes, ex Chievo, Milan e Atalanta, è in leggero vantaggio su Fabricio Fontanini (che piace alla Lazio) per giocare accanto a Walter Kannemann. Sicura la presenza tra i pali di Sebastian Torrico, mentre i terzini saranno Julio Buffarini ed Emmanuel Mas. Bauza punterà sul 4-3-2-1. La linea di centrocampo sarà formata da Nestor Ortigoza, Juan Mercier ed Enzo Kalinski. Già scelti anche i trequartisti: Gonzalo Veron e Pablo Barrientos (ex Catania, tornato al San Lorenzo per un milione e mezzo di euro) agiranno alle spalle del centravanti uruguaiano (con passaporto italiano) Martin Cauteruccio.

 

IL MERCATO - Oltre al terzino sinistro Emmanuel Mas, 25 anni, una doppietta al Bolivar nell’ultima Coppa Libertadores, il San Lorenzo valuterà dopo il Mondiale per club anche il futuro del difensore centrale Walter Kannemann, argentino con passaporto tedesco, ventitré anni, mancino, soprannominato “el vikingo”. Kannemann proviene dal vivaio del San Lorenzo e ha debuttato nell’estate del 2010 contro il Colon di Santa Fe: a lanciarlo era stato Diego Simeone. Molto bravo in fase di anticipo, ha fatto registrare una crescita costante: attento in marcatura, veloce nei recuperi, è nei piani dell'Atlas di Guadalajara e può giocare anche nel ruolo di terzino destro. E’ nato il 14 marzo del 1991 nella provincia di Entre Rios, a 350 chilometri da Buenos Aires. E’ alto un metro e 83, ha giocato diciotto partite (diciassette da titolare) nel “Torneo di Transicion” e spetterebbe a lui il compito di fermare Benzema. La finale è in programma sabato 20 dicembre a Marrakech. «Il Real ha i suoi giocatori galattici, ma anche il San Lorenzo ha le sue stelle», ha dichiarato al giornale argentino “Olé” la mezzala Leandro Romagnoli, classe 1981, uno dei leader storici del club rossoblù.


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