Calciomercato, Mancini-Galatasaray: è già aria di crisi
Il tecnico italiano è contrariato per la politica attendista del club turco sul mercato dopo il passaggio agli ottavi di Champions. Nel suo futuro potrebbe esserci il Tottenham
ROMA - A sorpresa, il rapporto tra Roberto Mancini e il Galatasaray potrebbe interrompersi prima del previsto. Cioè alla fine di gennaio invece che nel giugno del 2016, come previsto dal contratto firmato nel settembre scorso: c’è aria di crisi tra il tecnico italiano e il club turco, che non sta garantendo gli acquisti messi in preventivo dopo il passaggio del turno in Champions League. Mancini, infatti, subito dopo aver eliminato la Juventus guadagnandosi lo scontro negli ottavi con il Chelsea di Mourinho e dopo aver raggiunto la seconda posizione in campionato nonostante fosse partito dalle zone basse della classifica, aveva ottenuto le garanzie su adeguati rinforzi, soprattutto in difesa. L’ex tecnico del Manchester City, che sarebbe stato avvicinato dal Tottenahm per la prossima stagione, è pronto a stracciare il contratto se non verrà accontentato sul mercato: l’indiscrezione è emersa proprio da fonti inglesi, dove la popolarità di Mancini è sempre molto elevata. L’allenatore di Jesi aveva chiesto due difensori del Gremio: il centrale Rhodolfo, che qualche anno fa era stato nel mirino della Juve, e l’esterno sinistro Telles. Al momento nessuno dei due è arrivato e la squadra è già in ritiro per preparare la seconda fase della stagione. Mancini spinge, parla con i rappresentanti del club e aspetta: nel caso in cui non arrivasse nessuno, potrebbe anche arrivare ad un clamoroso divorzio. Per ora il Galatasaray ha acquistato un esterno offensivo, lo svizzero-bosniaco Izet Hajrovic, ma non si è mosso per le pedine che il suo allenatore ritiene indispensabili per affrontare il Chelsea in Champions League. L’operazione Telles sembrava in fase di decollo, poi uno stop improvviso. Per Rhodolfo ancora nessun passo: i prossimi giorni saranno decisivi, c’è tutto il mese per accontentare Mancini, che farà il punto definitivo proprio a fine gennaio. Ipotizzare un clamoroso divorzio, non è una follia, soprattutto se il primo sondaggio del Tottenham diventasse una vera e propria corte serrata.
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