Calcio estero, menù internazionale: le migliori partite del week-end

Dal Monday night inglese al derbi di Siviglia, dalla Bundesliga al Chelsea post Mou e al solito Leicester
Calcio estero, menù internazionale: le migliori partite del week-end© REUTERS
Francesco Guerrieri
5 min

ROMA - Altro giro, altro week end. E altro spettacolo. Come una settimana fa (e per tutte le prossime) vi consiglieremo le cinque partite del week end internazionale da non perdere. Come venerdì scorso, anche questa volta partiamo dal posticipo in Inghilterra.

ARSENAL-MANCHESTER CITY (Lunedì ore 21) – Altro Monday night da favola in Premier: Arsenal-City è la sfida tra due squadre che non perdono (quasi) mai: sette sconfitte in due, sopra di loro c’è solo il Leicester di Claudio Ranieri. Un punto di differenza (Arsenal 33, City 32) che è quasi una formalità. Lo spettacolo? Assicurato: da una parte Giroud e dall’altra Aguero. E per chi non si dovesse accontentare, ecco anche Sanchez e Özil nei Gunners e De Bruyne e Sterling per i Citizens.

EVERTON-LEICESTER (Sabato ore 16) – Impossibile scegliere tra la partita di lunedì sera e un Everton-Leicester che promette spettacolo. Merito dei Foxies di Ranieri, che in questo momento probabilmente consiglieremmo di vedere anche se giocassero contro una squadra di boscaioli. Nell’ultimo turno hanno messo in ginocchio il Chelsea di Mou sotto i colpi di Vardy e Mahrez (ancora loro), ora ci riprovano contro un Everton che punta tutto sui centimetri di Romelu Lukaku. Martinez si affida al belga per trovare quella vittoria che li avvicinerebbe alla zona europea. E guardando la classifica marcatori in Premier Lukaku è a 12 reti, proprio tra Vardy (15) e Mahrez (11). E siamo sicuri che qualcosa lassù si smuoverà di sicuro. Ma occhio a pensare che l’Everton sia solo Lukaku: Deulofeu e Barkley dove li mettiamo?

BETIS-SIVIGLIA (Sabato ore 20.30) – Derbi sevilliano più caldo che mai, da cerchiare in rosso sul calendario. Niente da invidiare a quello di Madrid. Mai successo che un giocatore passasse da una sponda all’altra della città, sarebbe un sacrilegio: ci aveva provato il Betis nel 1946 a vendere Antunenz al Siviglia per risanare la situazione economica, ma è partita una rivoluzione dei tifosi che hanno fatto capire di preferire i conti in rosso piuttosto che cedere un giocatore ai rivali. Betis squadra operaia, Siviglia club nobile: rivalità nata quando nel 1914 un dirigente del Siviglia, contrario alla decisione della dirigenza di non ingaggiare un giocatore solo perché operaio (fenomeno, a quanto pare), fondò una nuova squadra. Quella stessa che dopo un anno in Segunda Division è tornata nella Liga e ora sogna di entrare in Europa. Come? Trascinata dai gol di Ruben Castro, già a quota 8. Occhio però dall’altra parte ai vari Gameiro, Llorente e… il nostro Immobile. Insomma, che derbi sia.

CHELSEA-SUNDERLAND (Sabato ore 16) – Sarebbe dovuto arrivare prima o poi, ma forse nessuno si aspettava l’annuncio a due giorni dalla sfida con il Sunderland. Fatto sta che Mourinho è stato esonerato dopo 9 sconfitte in 16 partite e ha lasciato un Chelsea allo sbando e a più uno dalla zona retrocessione. Non c’è tempo di fare troppi calcoli però, perché domani allo Stanford Bridge arrivano i Black Cats di Fabio Borini (ancora alla ricerca del primo gol stagionale). Per quanto possibile, il Sunderland sta messo peggio dei Blues: penultimo posto a -3 dal Chelsea, e se dovessero fare il colpaccio… Impossibile? Non proprio, perché ad oggi il i Blues non hanno ancora un allenatore per domani. Sì appunto, chi va in panchina? Dovrebbe essere Guus Hiddink il favorito: tecnico d’esperienza che ha già allenato il Chelsea vincendo una FA Cup nel 2009. A confermarlo, un tweet (poi cancellato) della Federazione australiana per la quale Hiddink è stato ct nel 2005-2006. Un’altra ipotesi è quella che porta alla coppia Steve Holland ed Eddie Newton, che stamattina hanno diretto l’allenamento. Tanta confusione in casa Blues, e c’è la curiosità di capire come sarà il primo Chelsea post Mou.

HERTHA BERLINO-MAINZ (Domenica ore 15.30) – Eccole le due sorprese della Bundesliga. Alzi la mano chi si aspettava di trovare il Mainz ad un punto dall’Europa. Ma soprattutto l’Hertha lassù al terzo posto non l’aveva davvero pronosticato nessuno, soprattutto se pensiamo che un anno fa ha evitato lo spareggio per la retrocessione solo grazie alla differenza reti migliore dell’Amburgo. Eppure è così, tanto lavoro in estate, facce nuove e un entusiasmo ritrovato: il Mainz ha venduto Okazaki, Cheol-Koo, Geis e ha puntato tutto sui gol di Malli (8) e Muto (7). All’Hertha sono arrivati Darida e Ibisevic, che insieme a Kalou stanno trascinando la squadra di Pal Dardai tra le grandi di Germania.


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