BUCAREST (Romania) - Ancora la politica negli stadi. Questa volta accade a Bucarest, dove i sostenitori della Romania si sono resi protagonisti di cori discriminatori nei confronti della nazionale kosovara. Una provocazione arrivata dagli spalti che ha immediatamente innescato la reazione dei calciatori del Kosovo.
La squadra ospite lascia il campo
La sfida Romania-Kosovo, valevole per le qualificazioni agli Europei 2024, è stata interrotta dal direttore di gara dopo appena sedici minuti. Dagli spalti, era ripetutamente partito il coro: “Il Kosovo è Serbia”. Ma la provocazione dei tifosi di casa non è passata inosservata, tanto che i calciatori ospiti hanno deciso di protestare. Dagli spalti è iniziato un lancio di fumogeni mentre il Kosovo lasciava il terreno di gioco. A quel punto, l'arbitro ha sospeso la partita. Al momento la partita è ancora sospesa: le due squadre sono ancora negli spogliatoi, mentre il terreno di gioco è presidiato dalla Polizia.