Tonali e il caso della sanzione per le scommesse da scontare in Inghilterra

Sulle pene riabilitative serve l’intesa con la FA. Zaniolo venerdì dai pm
Giorgio Marota
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ROMA - Non è più soltanto una questione di mesi da limare. Il patteggiamento di Sandro Tonali, pressoché definito nei contenuti, ieri ha subito un piccolo rallentamento a causa di un atteggiamento tutt’altro che conciliatorio del Newcastle: dall’Inghilterra si parla infatti del rischio di una causa avanzata dal club nei confronti del Milan nel momento in cui scatterà l’inibizione di Sandro (certa), ribadendo come al ragazzo verrà sospeso lo stipendio (8 milioni) già dal primo giorno di stop. Un modus operandi differente rispetto a quello della Juve, che nei confronti di Fagioli ha viceversa manifestato sostegno, anche economico. E questo non può che interrogare anche chi comminerà la squalifica, dato che il ragazzo rischia di essere abbandonato nella fase più delicata della propria vita. Secondo quanto filtra da ambienti vicini alla società rossonera, però, i rapporti con il Newcastle sarebbero ottimi e nessuna tensione sarebbe stata registrata fin qui in seguito al caso Tonali. Il Milan, attualmente, è spettatore della vicenda. 
C’è poi un tema, parecchio sostanziale, di “messa a terra” della sanzione. I 10 mesi già concordati tra procura federale e avvocati di Tonali (salterà tutta la stagione ed Euro 2024 per tornare a fine agosto) vanno estesi in ambito internazionale. Il rischio è che ci voglia tanto, troppo tempo. Non esiste infatti una procedura standard, e certamente l’Uefa non potrà impiegare i due mesi che ci sono voluti per rendere effettiva (sempre in Inghilterra) la squalifica del ds Paratici per il caso plusvalenze. Bisogna fare in fretta, perché ogni partita che Tonali gioca da reo confesso, o peggio ancora da squalificato, mina la credibilità del sistema. La procura Figc si sta rendendo conto che appare complesso pure definire un piano di recupero - cioè incontri e terapie in stile Fagioli - senza avere direttamente il controllo della situazione. Va trovata la quadra con Premier e Federcalcio inglese (FA) e le regole differenti non aiutano. In quei 7-8 mesi di “riabilitazione”, insomma, Tonali dovrà essere davvero protagonista di un percorso di rinascita. E proprio in queste ore si sta lavorando per fare in modo che Tonali possa scontate la parte di pena riabilitativa direttamente in Italia. Ieri i legali hanno avuto un altro colloquio con Chiné e oggi un ultimo contatto determinerà se il patteggiamento può andare in porto subito. Senza novità a stretto giro, Tonali stasera sfiderà il Borussia. 

Tonali, cosa arriva da Torino

La procura di Torino avrebbe ultimato l’analisi delle chat di Sandro: in quei messaggi non sembra emergere alcuna nuova prova talmente grave da mettere in discussione il patteggiamento. Zaniolo, invece, venerdì incontrerà i pm. I magistrati tenteranno di comprendere se Nicolò si è solo limitato a giocare su piattaforme illegali. Dal punto di vista della giustizia sportiva, il calciatore dell’Aston Villa ritiene di non aver commesso alcuna infrazione («Ho giocato a poker e blackjack»). Ieri la polizia ha infine acquisito la famosa chiavetta con gli audio di Maurizio Petra, la fonte tirata in ballo da Corona, che potrebbe contenere i nomi di altri calciatori coinvolti nell’inchiesta.


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