Barcellona in lutto, è morto Vilanova
L'ex tecnico blaugrana si è spento oggi dopo l'intervento disperato per salvarlo dal tumore
BARCELLONA - Tito Vilanova non ce l'ha fatta. L'ex tecnico del Barcellona si è spento oggi dopo una lunga battaglia contro un tumore alla ghiandola parotide. Lo comunica ufficialmente il sito del club catalano. «La società esprime le più sentite condoglianze per l'addio di Tito Vilanova, scomparso oggi all'età di 45 anni. Nelle prossime ore la tribuna principale del Nou Camp sarà adibita a spazio per le condoglianze», il comunicato del Barça.
STRAPPATO ALLA SQUADRA DALLA MALATTIA - Assistente di Pep Guardiola durante il periodo più vincente della storia del club catalano, con tre Liga su quattro vinte e due Champions League in bacheca nel 2009 e nel 2011, prese le redini della squadra dopo l'addio del tecnico e sotto la sua guida Messi e compagni infilarono il filotto di partenza migliore di sempre con 18 vittorie su 19 partite fino a dicembre 2012 quando il cancro gli fu diagnosticato per la seconda volta, costringendolo a curarsi e a lasciare il Barça nelle mani del suo assistente Jordi Roura, prima di rassegnare le dimissioni a fine stagione, chiusa con il record dei 100 punti.. «Tito per sempre eterno», così l'ultimo saluto della società sul sito ufficiale.
UNA VITA NEL BARCELLONA - Entrato nel club a 16 anni, La Masia blaugrana fu la sua casa dove strinse una grande amicizia sia con Roura che con Guardiola. Diventato allenatore dopo una carriera da centrocampista in Spagna, aveva grandi abilità nella lettura tecnica del match e nel suggerire le strategie vincenti da mettere in campo, fu scelto dal direttore sportivo Zubizarreta per sostituire Guardiola preservando il modello di gioco che ha fatto la storia recente del club e del calcio mondiale, raggiungendo il titolo con 100 punti su 114 dominando il campionato dall'inizio alla fine. "Quello che oggi ti sembra importante, quando succede una cosa così domani non lo è più. In quei momenti pensavo solo ai miei due figli, che hanno ancora bisogno di me". , le parole di Tito dopo l'ultima, fatale ricomparsa del tumore.
STRAPPATO ALLA SQUADRA DALLA MALATTIA - Assistente di Pep Guardiola durante il periodo più vincente della storia del club catalano, con tre Liga su quattro vinte e due Champions League in bacheca nel 2009 e nel 2011, prese le redini della squadra dopo l'addio del tecnico e sotto la sua guida Messi e compagni infilarono il filotto di partenza migliore di sempre con 18 vittorie su 19 partite fino a dicembre 2012 quando il cancro gli fu diagnosticato per la seconda volta, costringendolo a curarsi e a lasciare il Barça nelle mani del suo assistente Jordi Roura, prima di rassegnare le dimissioni a fine stagione, chiusa con il record dei 100 punti.. «Tito per sempre eterno», così l'ultimo saluto della società sul sito ufficiale.
UNA VITA NEL BARCELLONA - Entrato nel club a 16 anni, La Masia blaugrana fu la sua casa dove strinse una grande amicizia sia con Roura che con Guardiola. Diventato allenatore dopo una carriera da centrocampista in Spagna, aveva grandi abilità nella lettura tecnica del match e nel suggerire le strategie vincenti da mettere in campo, fu scelto dal direttore sportivo Zubizarreta per sostituire Guardiola preservando il modello di gioco che ha fatto la storia recente del club e del calcio mondiale, raggiungendo il titolo con 100 punti su 114 dominando il campionato dall'inizio alla fine. "Quello che oggi ti sembra importante, quando succede una cosa così domani non lo è più. In quei momenti pensavo solo ai miei due figli, che hanno ancora bisogno di me". , le parole di Tito dopo l'ultima, fatale ricomparsa del tumore.