Valencia, Prandelli ha finito la pazienza: «Chi non si sacrifica, fuori!»

Duro sfogo dell'allenatore italiano, che alla vigilia della delicata trasferta di San Sebastian ha attaccato frontalmente i suoi giocatori in conferenza stampa
Valencia, Prandelli ha finito la pazienza: «Chi non si sacrifica, fuori!»© EPA
Andrea De Pauli
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VALENCIA (SPAGNA) - “Chi non sente la maglia, fuori!”. Cesare Prandelli ha perso la pazienza. I risultati deludenti fin qui raccolti dal suo Valencia, una sola vittoria, tre pareggi e altrettante sconfitte nelle prime sette esibizioni, pesano, ovvio, ma a far saltare su tutte le furie il tecnico di Orzinuovi è l’atteggiamento, a quanto pare, tutt’altro che professionale di un nutrito numero degli elementi della rosa a disposizione. Di qui l’attacco frontale ai giocatori, in sala stampa, alla vigilia della delicatissima sfida con la Real Sociedad.

FUORI! - A quanto pare, la goccia che ha fatto traboccare un vaso già giunto al colmo è stato il ritardo con cui la squadra si è presentata, in massa, all’odierna seduta d’allenamento, prevista per le 11. Prandelli, si è presentato per primo sui prati verdi, accompagnato dal suo staff, ma dopo qualche minuto d’attesa si è visto costretto a rientrare negli spogliatoi per far fretta ai suoi ragazzi, mentre si affacciavano, soli soletti, l’ex Fiorentina Mario Suarez e il bomber Rodrigo Moreno. Una situazione che ha variato completamente la dinamica della tradizionale conferenza stampa pre partita, che si è trasformata in un breve, ma più che intenso monologo dell’ex ct azzurro. “Oggi, per la prima volta, sono arrabbiato. Molto arrabbiato”, l’esordio del tecnico italiano. “Sono deluso, perché sto lavorando da due mesi con sacrificio, orgoglio, con la voglia di aiutare questa squadra a crescere e voglio vedere una squadra con carattere e voglia di soffrire per questa maglia”. Dopo le premesse, arriva l’attacco. “Qui si parla tanto di mercato, ma prima voglio capire chi ha realmente voglia di rimanere qui, con la voglia di sacrificarsi. Chi non ne ha voglia, fuori! Chi non è troppo motivato, fuori! Chi non ha carattere, temperamento, personalità e amore per la casacca, fuori! Fuori! So che è un’accusa grave, ma l’ho fatta anche direttamente alla squadra. Gliel’ho detto dal primo giorno: chi non è contento se ne può andare”

IL VERO PROBLEMA - Il tecnico, poi, ha voluto spiegare, una volta per tutte, qual è la causa profonda degli attuali problemi del Valencia, una rosa che non vale certo i bassi fondi della classifica di Liga, come attesta l’attuale quartultima posizione, a pari punti con lo Sporting Gijon, che dovesse terminare oggi il campionato, retrocederebbe. “Non è un problema di 4-4-2, di 4-3-3 o di rombo. E neppure di chi gioca o di chi non gioca”, la riflessione di Prandelli, che poi indica le vere motivazioni di una situazione ormai disperata. “Il problema è l’atteggiamento, la serietà e la professionalità. Non stiamo parlando di una situazione di questi ultimi due mesi, ma di due anni! Stiamo tutti lavorando per uscirne e per provare a far crescere questo club. E detto questo, credo non ci sia bisogno di domande. Ho detto tutto”. Vediamo se lo sfogo darà frutti fin da domani pomeriggio, quando il Valencia si presenterà per vedersela contro la pimpante Real Sociedad, forse la squadra più in forma della Liga, come dimostra la lusinghiera quinta posizione in classifica, a pari punti con il Villarreal.

@andydepauli

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