MADRID (SPAGNA) - Trema la cupola della Federcalcio spagnola. Questa mattina è stato arrestato, all’interno di una vasta operazione anticorruzione, lo storico numero uno del calcio iberico, Angel Maria Villar, l’uomo che presiede, senza soluzione di continuità, la locale Federazione da ben 29 anni. Insieme a lui, secondo quanto riporta El Pais, almeno un’altra decina di alti dirigenti, tra cui il figlio Gorka. L’operazione è stata condotta dall’Unidad Central Operativa della Guardia Civil.
TERREMOTO - Secondo le prime ricostruzioni, la retata è iniziata in prima mattinata. A quanto pare, gli inquirenti stanno investigando da tempo sulla condotta di Villar e del figlio, che avrebbero fatto sparire ingenti quantità di denaro dalle casse della Federazione. Nel centro del mirino anche alcuni trattamenti di favore del numero uno del calcio iberico ad alcuni dirigenti territoriali, volti a garantirsi i voti necessari per perpetrare un mandato quadriennale, rinnovato lo scorso maggio, per l’ottava volta. Sembra che l’operazione di stamane sia il frutto di oltre un anno di indagini. L’alto dirigente sarebbe accusato di corruzione tra privati, falso, amministrazione sleale, appropriazione indebita e occultamento di beni. Oltre a Villar sarebbero state arrestate almeno altre dieci persone. Bisogna ricordare che, Villar, 67 anni, è stato anche Presidente in funzione dell’Uefa dall'8 ottobre 2015 al 14 settembre 2016, dopo la sospensione dell’allora numero uno del massimo organismo calcistico europeo, Michel Platini.