Coronavirus: Liga punta al 4 maggio, Barcellona scettico

I blaugrana sono pronti a far opposizione nella riunione prevista domani, tra capitani, tecnici della Liga
Il fulcro del centrocampo di Setien: non si vede ma si sente. Ben 6 intercetti palla e 2 passaggi chiave. Il migliore di Napoli 1-1 Barcellona è Busquets.© LAPRESSE
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BARCELLONA - Un piano in diversi punti per la ripresa degli allenamenti a partire dal 4 maggio, con controlli medici, lavori in gruppi ristretti, ritiri chiusi: non è il protocollo della serie A, ma la Spagna che programma il suo ritorno in campo, provocando forti perplessità del Barcellona, capolista del campionato. A rivelare il piano che i medici sociali discuteranno oggi, e domani analizzeranno tecnici e capitani in una riunione, è El Mundo Deportivo. Quattro le frasi: controlli medici, allenamenti individuali, allenamenti a gruppi di non più di otto giocatori, allenamenti collettivi. Costanti i tamponi, ritiri chiusi di 15 giorni nei centri sportivi o in alberghi, docce a casa per tutta la prima fase. Il protocollo è già in mano ai club della Liga, e il Barcellona ha lasciato filtrare tutte le sue perplessità: troppa fretta di tornare a giocare, a discapito degli allenamenti con conseguenti rischi di infortuni, e poi polemiche per l'alto numero di tamponi ai giocatori che passerebbero per privilegiati. Il tecnico Setien e il capitano Busquets hanno già messo per iscritto le loro obiezioni, e secondo El Mundo sono pronti a far opposizione nella riunione prevista domani, tra capitani, tecnici e Liga.


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