Barça caos: "Ha pagato un dirigente arbitrale"

Versati 1,4 milioni per consulenze alla società di Negreira (sospeso). Il club: "Una pratica comune". Con lo United una sfida che sa di finale anticipata e una vigilia al veleno
Barça caos: "Ha pagato un dirigente arbitrale"© EPA
Andrea De Pauli
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BARCELLONA - È arrivato il momento dell’entrata in scena degli "squali falliti" della Champions. Piuttosto felice la definizione coniata, dopo il pari di metà ottobre col Betis, da José Mourinho. Ed in effetti, diverse tra le otto retrocesse dalla principale competizione continentale, che se la vedranno con le seconde classificate della fase a gruppi dell’Europa League, hanno ottimi argomenti per puntare dritti alla vittoria finale. Basta prendere il big match tra Barça e Manchester United, chiamate a una sorta di finale anticipata. Una sfida degna della Coppa Campioni, come certificano le 5 coppe dalle grandi orecchie presenti nella bacheca blaugrana e le 3 in quelle dei Red Devils.

Lo scandalo

Ad agitare la vigilia dei blaugrana è spuntato l’ennesimo scandalo, che stavolta riguarda l’inopportuna presenza nel libro paga del Més que un Club dell'alto dirigente arbitrale José Maria Enriquez Negreira, che tra il 2016 e il 2018, attraverso la società Dasnil 95 di cui è socio unico, ha ricevuto una cifra prossima al milione e 400 mila euro in cambio delle sue consulenze tecniche. Si tratterebbe di semplici relazioni sugli arbitri, "una pratica comune in tutte le società" come riferisce il comunicato stilato in fretta e furia dal Barça dopo il chiasso seguito alle rivelazioni del programma radiofonico Qué t’hi juegues, trasmesso da Cadena Ser, che ne aveva dato notizia? O siamo davanti a un sistema di corruzione, come vogliono chiarire gli investigatori e danno già per sicuro i media madrileni? In attesa che i fatti vengano chiariti, la Federcalcio iberica ha preso le distanze da Enriquez Negreira attraverso un suo comunicato. 

Finale anticipata

"Io cerco di concentrarmi esclusivamente sulla partita. Il club ha emesso il suo comunicato", il commento di Xavi, interpellato sulla questione. I catalani, che si affacciano al torneo dopo essere arrivati terzi, alle spalle di Bayern e Inter nella fase a gruppi di Champions, si presentano senza gli infortunati Busquets e Dembelé, ma con una squadra col morale alle stelle dopo la conquista della Supercoppa di Spagna, accompagnata da un saldo primato in Liga. "Entrambe le squadre arrivano in un grande momento, sarà un’eliminatoria spettacolare". Al tecnico del Barça ha fatto eco il collega Ten Hag, risalito fino al 3º posto della Premier nonostante l’infortunio alla caviglia di Christian Eriksen. "Tutti avremmo preferito affrontarci più avanti. Saranno due partite di altissimo livello". 

Blasonati

A guardare l’albo d’oro dell’Europa League, però, salta sempre all’occhio l’incredibile familiarità col torneo da parte del Siviglia, che vanta il record di 6 vittorie, tutte arrivate negli anni Duemila. Gli andalusi, guidati da Sampaoli, proveranno a raddrizzare una stagione fin qui deludente imponendosi sul complicato Psv Eindhoven di Van Nistelrooij. La squadra di Eindhoven ha conquistato il trofeo nel 1978. Un unico trionfo nella vecchia Coppa Uefa anche per il sempre ambizioso Ajax, che se la vede con l’Union Berlino. I Lancieri sono stati cacciati dalla Champions da Napoli e Liverpool. Voglia di conquistare una seconda volta il titolo anche per il Bayer Leverkusen: i tedeschi affrontano il Monaco. Ad attendere lo Shakhtar, vincitore nel 2009, c’è invece il Rennes. Mirano al primo successo, infine, Sporting Lisbona e Midtjylland. 

 

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