ROMA - Aveva cominciato la stagione come terzo portiere, ma dopo tre mesi e mezzo si ritrova a giocare nell’Arsenal in Premier League e in Champions: Damian Emiliano Martinez è argentino, ha ventuno anni e Wenger lo ha riportato a Londra nella scorsa estate dopo i prestiti all’Oxford United e allo Sheffield Wednedsday. Due presenze in campionato e due in Europa: tre successi (contro l’Anderlecht, il Borussia Dortmund e il West Bromwich Albion) e una sconfitta (contro il Manchester United). Si è preso i complimenti di Wenger e dei tifosi. Istinto, stile, personalità, sicurezza nelle uscite. Dopo l’infortunio del polacco Wojciech Szczesny, Martinez si è aggiudicato il ballottaggio con il colombiano David Ospina. In poche settimane ha dato un’impronta nuova alla sua carriera.
L’INDEPENDIENTE - Martinez è un’altra scoperta di Wenger, che lo fece sbarcare a Londra nel 2010, a diciotto anni, dopo averlo visto all’opera nel settore giovanile dell’Independiente. E’ alto un metro e 93, guida la difesa, trasmette fiducia ai compagni e ormai ha acquisito una buona conoscenza della lingua inglese. E’ nato a Mar del Plata il 2 settembre del 1992, è stato convocato nella nazionale argentina Under 17 e più avanti nell’Under 20 (cinque presenze). Ha fatto esperienza nell’Oxford United (serie D), debuttando il 5 maggio del 2012 con il tecnico Chris Wilder in panchina (3-0 contro il Por Vale). E ha conosciuto più avanti (nel 2013) anche la Championship (la serie B) con lo Sheffield Wednesday, allenato da Stuart Gray. Wenger è il suo maestro: lo ha convinto a trasferirsi in Inghilterra dopo che Martinez era diventato maggiorenne, ha seguito da vicino il suo processo di crescita. Lo ha incoraggiato, protetto e sostenuto.
GLI ESAMI - Damian Martinez ha superato la pressione della Premier e della Champions. In passato si era fatto ammirare nell’Arsenal Primavera, guidato da Neil Banfield e più avanti da Steve Gatting. La società londinese è stata la prima a investire sui giovani stranieri. Il colpo geniale fu rappresentato da Cesc Fabregas, soffiato nel 2003 al Barcellona. Ha sempre potuto contare su una formidabile rete di osservatori. Un modello che ha ispirato di recente anche il Chelsea di Abramovich e il Manchester City degli sceicchi. Martinez ha un contratto fino al 2017: i dirigenti dell’Arsenal stanno già lavorando a un adeguamento economico del suo ingaggio. Ha sfiorato, nel giugno del 2011, l’esordio nella nazionale maggiore: il ct Alejandro Sabella lo inserì nella lista dei convocati per sostituire l’infortunato Oscar Ustari, in occasione dell’amichevole con la Nigeria.
LA STORIA - Ha iniziato la sua carriera nel vivaio del General Urquiza e poi ha proseguito la sua avventura tra i baby del Talleres e del San Isidro. A portarlo all’Independiente, nel 2008, fu il direttore tecnico Gonzalo. L’Arsenal ha tesserato Martinez, due anni più tardi, riconoscendo al club argentino un premio di di valorizzazione di circa mezzo milione di euro. A Londra si è conquistato la vetrina dopo aver visto all’opera altri quattro portieri: da Almunia a Fabianski, da Mannone a Szczesny.