Premier League, Manchester United-Manchester City 1-2: la lezione di Guardiola a Mourinho

Primo tempo da applausi dei Citizens, che vanno avanti con De Buyne e Iheanacho. Per i Red Devils a segno Ibrahimovic
Premier League, Manchester United-Manchester City 1-2: la lezione di Guardiola a Mourinho© PA
Davide Palliggiano
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MANCHESTER (Inghilterra) - La prima battaglia di Manchester porta la prestigiosa firma di Pep Guardiola. Il City vince 2-1 il 172° derby e lo fa nella casa dello United, quell'Old Trafford che a fine partita sprofonda in un silenzio funereo. Segnano De Bruyne e Iheanacho, poi Ibra accorcia nel finale di primo tempo, ma nella ripresa i Red Devils non trovano lo spunto vincente e per Mourinho arriva una batosta indimenticabile, ma che non pregiudica affatto le ambizioni dello United.

MANCHESTER UNITED-MANCHESTER CITY 1-2: STATISTICHE E TABELLINO

CITY SUPER OFFENSIVO - C'erano dubbi sulla formazione iniziale del City. Guardiola sorprende tutti e schiera un 4-1-4-1 con Iheanacho riferimento offensivo davanti a Silva, De Bruyne, Nolito e Sterling. Mourinho risponde con Ibra, Rooney, Lingard e Mkhitaryan tutti dal 1'. Prima del match i due allenatori non si stringono la mano, ma s'abbracciano addirittura.

LA LEZIONE DI PEP - Il primo tempo è una lezione di calcio. Il City comanda all'Old Trafford in tutti i settori. De Bruyne porta in vantaggio gli ospiti con tanto di dedica a Mourinho, che lo aveva snobbato nel suo periodo al Chelsea. Iheanacho fa da sponda, Blind si addormenta e il belga si può presentare tutto solo davanti a De Gea per l'1-0 al 15'. Possesso palla in puro stile Guardiola, maglie strette in difesa e per il Manchester non ci sono spazi per far esplodere la sua potenza offensiva. Con l'espressione da innocente, Pep fa anche arrabbiare Rooney, quando gli nasconde un pallone uscito in fallo laterale. Pallone nascosto in realtà da tutto il City. Pogba e Fellaini vanno sistematicamente in difficoltà. Silva è un portento anche in fase di recupero, Nolito fa impazzire tutto il reparto difensivo dei Red Devils, De Bruyne è in giornata di grazia e da un suo tiro, finito sul palo, arriva il raddoppio facile facile di Iheanacho al 36'.

BRAVO... IBRA - Sembra notte fonda per lo United di Mou, ma al 42' Bravo combina una frittata: sbaglia l'uscita alta su una punizione dalla trequarti, Ibra ne approfitta e con una facilità disarmante tira un fendente all'incrocio dei pali per l'1-2. Lo svedese poi si mangia due gol (46' e 47'): prima appoggia di testa tra le mani del portiere cileno, poi non si accorge di essere tutto solo e tira debolmente in porta con Stones che salva sulla linea.

I CAMBI DI MOU - A inizio ripresa lo United si presenta senza i deludenti Mkhitaryan e Lingard, ma con Herrera e Rashford. Guardiola si copre con Fernando al posto di Iheanacho (53'). I cambi di Mourinho danno più equilibro allo United, che rischia meno e si affaccia con più frequenza dalle parti di Bravo, più volte insicuro in fase di rilancio. Guardiola prova di nuovo a rompere gli schemi con l'ingresso di Sané per Sterling, il più opaco del reparto offensivo dei Citizens.

PARI, ANZI NO - E' il 70' quando il Manchester United trova il pari. Ibra sporca un tiro di Rashford che si insacca alle spalle di Bravo, ma la posizione dello svedese è ampiamente irregolare e Clattenburg annulla. Passato lo spavento, il City si presenta dalle parti di De Gea, fenomenale nel respingere un doppio tentativo prima di Fernando e poi di Otamendi.

PALO DE BRUYNE - Gli ospiti possono far male anche in contropiede, ma al 75' ci si mette pure la sfortuna. Il contropiede di Sané è magistrale, come l'assist per De Bruyne, che di destro colpisce il palo interno con la palla che danza sulla linea e poi va fuori. Sfiora il terzo gol anche Silva, con un sinistro al velluto (76') che soffia sulla traversa. L'ultima mossa di Mourinho arriva all'81': esce un terzinho, Shaw, entra un attaccante, Martial. Può partire l'assedio, che Guardiola prova a respingere anche con l'ingresso al 90' di Zabaleta per Nolito. Ibra fa tremare tutti con un tiro (deviato) al 93' che si spegne di poco fuori. Il muro del City regge, il derby di Manchester porta l'indissolubile firma di Pep.


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