© REUTERSROMA - Una resa sincera o uno dei suoi artifici dialettici per caricare i suoi e riversare ogni pressione sui rivali? Quando parla José Mourinho è difficile capire dove sia la verità, fatto sta che secondo lo 'Special One', dopo appena 17 giornate e con il suo Manchester United sesto a quota 30 punti, la Premier League ha già il suo re. Ovviamente si parla di Antonio Conte, che con il suo Chelsea guarda tutti dall'alto verso il basso grazie alle sei lunghezze di vantaggio sul Liverpool secondo e le sette sul City di Pep Guardiola mentre i "Red Devils" del lusitano sono già a -13.
"Per l'aritmetica è tutto ancora possibile - ha detto Mou intervistato da Sky Sports - ma è veramente complicato colmare un gap che è già molto ampio. Bisogna essere onesti e dire le cose come stanno". L'ex interista è convinto che la leadership dei "Blues" non sia frutto della casualità: "A pagare è la loro fisiologia di gioco, perché gli basta segnare un gol per vincere. Difendono molto bene e quando sono in vantaggio negli ultimi venti minuti chiudono ogni varco. Non gli importa di quello che la gente pensa, l'unico loro obiettivo è il successo. Per questo non penso che lasceranno per strada molti punti".