MANCHESTER - Padrone di Manchester e d'Inghilterra: il City capolista batte lo United a domicilio nel derby e vola a +11 dopo appena 16 giornate di campionato, interrompendo l'imbattibilità casalinga dei 'Red Devils' in Premier League che durava da 24 match e centrando lo storico record di 14 successi consecutivi in campionato (l'Arsenal si era fermato a 132 nel 2002). Un altro successo prestigioso per Pep Guardiola che, nella stracittadina che infiamma la città ormai da 123 anni e ha visto oggi un miliardo e 200 milioni di spettatori collegati da tutto il pianeta, batte per la nona volta il rivale di sempre José Mourinho (4 le gioie per il portoghese e 7 i pareggi nelle 20 sfide totali). Una sfida nella sfida quella tra i due tecnici, che con filosofie diverse e caratteri hanno segnato il calcio dell'ultimo decennio, e che ha sorriso dunque ancora una volta allo spagnolo che ora ha addirittura 14 lunghezze di vantaggio sul Chelsea di Antonio Conte campione in carica.
Manchester United-Manchester City 1-2: numeri e statistiche della partita
LE SCELTE – Con Bailly, Carrick e Fellaini ai box con lo squalificato Pogba, Mourinho piazza in mediana Herrera e Matic in un 4-2-3-1 in cui Lingard agisce a supporto di Lukaku insieme agli esterni Martial e Rashford mentre in difesa davanti a De Gea, davanti ai laterali Valencia e Young, sono Rojo e Smalling a formare la diga centrale. Sul fronte opposto Guardiola – che in infermeria ha Mendy e Stones, replica con un 4-3-3 da cui è inizialmente escluso il ‘Kun’ Aguero a cui viene preferito Gabriel Jesus, con Sterling e Sané ai suoi fianchi; a centrocampo Fernandinho è il regista scortato da De Bruyne e Silva mentre Walker, Otamendi, Kompany e Delph compongono da destra a sinistra la linea di difesa a protezione di Ederson.
IL PRIMO TEMPO - Pronti via e il pressing degli ospiti subito furioso, con Walker che già al 4' si prende il giallo per un'entrataccia su Herrera che mette subito le cose in chiaro: se il City si è presentato da leader imbattuto e a +8 allo scontro diretto non lo ha fatto usando solo il fioretto. Il predominio territoriale dei 'Citizens' è netto, con i 'Red Devils' che lasciano l'iniziativa in mano agli avvesarri aspettandoli compatti nella propria trequarti. Gli uomini di Guardiola sono costretti a cercare spazi nello stretto: il più ispirato sembra Sterling che prima (9') pesca in area Gabriel Jesus che però - tutto solo – invece di calciare cerca un improbabile assist di tacco, e poi (16') dopo uno scambio rapido con il brasiliano calcia addosso a De Gea imitato subito dopo dallo stesso compagno che spreca malamente dopo aver messo a sedere Rojo con un pregevole doppio passo.
LA RIPRESA - Si va al riposo in un clima incandescente e al rientro dagli spogliatoi c'è un cambio per parte, con Lindelöf e Gündogan a sostituire gli acciaccati Rojo e Kompany. Passano appena nove minuti e il City è di nuovo avanti: punizione dalla trequarti scodellata in area da David Silva e ancora una volta è sfortunato Lukaku che rinvia sulla schiena di Smalling servendo così involontariamente a Otamendi una palla solamente da spingere in rete. Riconquistato il vantaggio Guardiola si copre immediatamente, richiamando in panchina l'unico attaccante di ruolo Gabriel Jesus e mandando in campo il difensore Mangala. Lo United accusa il colpo e prova a rialzarsi con Lukaku, la cui mira è però sballata al 65' come quella di Rashford su punizione quattro minuti dopo. Indovina invece l'angolo giusto De Bruyne al 70', ma De Gea non si fa sorprendere e tiene in partita i 'Red Devils'. Passano i minuti e oltre alla neve iniziano a piovere cartellini: sul taccuino finiscono Rashford (poi pericoloso al 75' con un violento destro che impegna Ederson) e David Silva. A un quarto d'ora scocca l'ora di Ibrahimovic, che Mou getta nella mischia richiamando fuori Lingard. Lo United ora prova il forcing e al 79' sono vane le proteste per una caduta in area di Herrera, che si prende anche il giallo prima di lasciare il posto a Mata (82'). Ed è proprio lo spagnolo a sfiorare clamorosamente il pareggio un minuto dopo il suo ingresso, sparando addosso a Ederson in tap-in dopo che il portiere del City aveva già murato incredibilmente Lukaku con un intervento prodigioso. Nel finale giallo anche per Young e ingresso nel City di Bernardo Silva che rileva Sané e spreca la chance del tris in pieno recupero. Non abbastanza per rovinare la festa di un City già lanciatissimo verso il titolo.