Premier League: piccoli club contro le retrocessioni, ripartenza a rischio

Sono sei i club contrari al Project Restart che prevede di terminare la stagione in campo neutro
Premier League: piccoli club contro le retrocessioni, ripartenza a rischio© Getty Images
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LONDRA - Nonostante le dichiarazioni di unità e armonia, la Premier League è profondamente spaccata tra chi, i top club, vuole portare a termine la stagione, e le squadre nei bassifondi della classifica, che spingono per non riprendere a giocare così da evitare la retrocessione. In attesa di conoscere le linee guida della fase 2 dell'emergenza sanitaria, che il governo presenterà entro la fine di questa settimana, la ripresa del campionato inglese non appare più così scontata. Sembrava fosse stato raggiunto un accordo di massima tra i 20 club, ma giorno dopo giorno emerge con sempre maggior chiarezza - scrive oggi il Daily Mail - una netta divisione di interessi, e dunque di intenzioni, tra grandi e piccoli club.

Il "Project Restart"

Le società più titolate vogliono disputare le rimanenti 92 partite per garantire la regolarità della stagione, inseguendo un piazzamento utile per partecipare il prossimo anno alle competizioni europee. Ma sono almeno sei i club coinvolti nella lotta per evitare la retrocessione che non sembrano intenzionati a tornare in campo. Con l'annullamento della stagione, la loro permanenza nella massima serie inglese verrebbe garantita anche per la prossima stagione, preservando i lucrosi introiti garantiti dalla cessione dei diritti tv. Uno scontro di interessi che rischia così di sabotare il cosiddetto "Project Restart", il piano del calcio inglese per tornare in campo entro la prima metà di giugno. Nei prossimi giorni, anche alla luce delle indicazioni che giungeranno dal governo e dalle autorità sanitarie, si svolgeranno altre video-conferenze tra i rappresentanti della società per trovare una possibile intesa, che al momento - secondo la stampa locale - appare tutt'altro che sicura.


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