Conte, bordate a Bentancur e Kulusevski: "Il Tottenham si è indebolito"

Ennesima dichiarazione sibillina del tecnico degli Spurs nei confronti del suo club: questa volta nel mirino ci sono i giocatori acquistati a gennaio dalla Juve
Il primo passo è stato l’annuncio dell’accordo triennale con Antonio Conte. Nell’arrivo del tecnico di Lecce ai nerazzurri è stato fondamentale l'ad Beppe Marotta.© EPA
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Con Antonio Conte, si sa, non è mai l’occasione buona per rilassarsi. La sua collaudata strategia della tensione tiene sulla corda tutti: giocatori, dirigenti, arbitri, avversari. Gli effetti positivi sono noti, le sue squadre vincono spesso e in tempi rapidi. Quelli negativi, anche: i suoi periodi di reggenza non superano mai i 2-3 anni.

Probabilmente iniziano ad accorgersene anche nel nord di Londra. Conte si è insediato meno di quattro mesi fa e già al Tottenham hanno imparato a conoscere le sue dichiarazioni oblique. Ultimo esempio, fresco di giornata: quelle rilasciate ieri sera nel corso di un’intervista a Sky Sport, che hanno fondamentalmente messo in croce il mercato effettuato da Fabio Paratici a gennaio.

Antonio Conte "boccia" Bentancur e Kulusevski

A gennaio sono andati via quattro giocatori”, ha commentato l’ex allenatore di Inter e Juventus ai microfoni dell’emittente satellitare, “e ne sono arrivati soltanto due. Anche a livello numerico rischiamo di esserci indeboliti, e così non è facile”. Ma Conte non ne fa solo una questione di pura contabilità: è anche la tipologia di acquisti, e di conseguenza la filosofia che sta alla base, a essere messa in discussione senza possibilità di smentita.

Bentancur e Kulusevski sono giocatori di prospettiva, ideali per il Tottenham che cerca giovani da far crescere e da far sviluppare. Ma oggi non sono pronti. D’altra parte la filosofia del club è questa”. Concetti, a dire il vero, già espressi da Conte anche all’indomani dell’arrivo dei due ex bianconeri. In conferenza stampa alla vigilia del match contro il Brighton in FA Cup, l’ex c.t. aveva già definito Kulusevski e Bentancur come “giocatori giovani, talentuosi, di prospettiva, ideali per la filosofia del club che punta al futuro”.

Il futuro, appunto. Notoriamente, non il tempo verbale preferito per un tecnico intensamente immerso nel presente come Antonio Conte. E non è un caso se nell'ambiente Spurs c'è chi, come l'ex Harry Redknapp, ha iniziato a domandarsi se questi continui sbuffi non siano il preambolo a un possibile addio anticipato.


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