Conte, l'addio al Tottenham e le tensioni con i giocatori: svelati tutti i motivi della rottura

Interrotto in anticipo il rapporto tra il tecnico e gli Spurs, tra le cause anche un deterioramento dei rapporti con lo spogliatoio
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L'addio tra Conte e il Tottenham era nell'aria, ma l'annuncio di ieri ha scatenato le ipotesi riguardanti i motivi che hanno spinto alla rottura del rapporto tra il tecnico e il club. I tifosi si sono divisi al riguardo, tra chi preferiva una permanenza dell'allenatore e che, invece, non vedeva l'ora che arrivasse l'esonero

Addio Conte, tutte le motivazioni

Come riportano i media inglesi, sono svariati i motivi che avrebbero causato un simile epilogo. La tensione ha raggiunto l'apice con la conferenza stampa successiva al match con il Southampton, con Conte che ha accusato i suoi calciatori di essere egoisti. Il rapporto con lo spogliatoio si è deteriorato, con molti atleti che hanno giudicato la tattica di Conte troppo schematica e monotona. Non di poco conto l'eliminazione dalla Champions per mano del Milan, così come il club si aspettava un rendimento migliore in campionato, con la lotta alla qualificazione per la maggiore competizione europea che resta imprevedibile per gli Spurs. Sul piatto della bilancia pesa anche la gestione del mercato, con le visioni di Conte e del club che sono sempre sembrate distanti, nonostante i sei acquisti della scorsa estate. Si è discusso molto anche sul rinnovo del contratto: le parti ne hanno parlato a dicembre, ma la visione del tecnico era già lontana dal Tottenham, considerate tutte le problematiche che si sono sviluppate nel corso degli ultimi tempi. L'intenzione di Conte era quella di terminare la stagione, per poi essere lasciare il club in seguito alla scadenza naturale del contratto. Un epilogo che non si è verificato, a causa dei rapporti deteriorati con i calciatori e il club che hanno spinto entrambe le parti a optare per la risoluzione. 


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