Il Manchester City vince la Premier League senza giocare: Arsenal ko

La sconfitta dei 'Gunners' sul campo del Nottingham Forest consente alla squadra di Guardiola di festeggiare il titolo già prima di sfidare il Chelsea
Il Manchester City vince la Premier League senza giocare: Arsenal ko© Getty Images
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NOTTINGHAM (INGHILTERRA) - Il Manchester City ha vinto la Premier League 2022-23 senza giocare. Per festeggiare il titolo alla vigilia della sfida con il Chelsea alla squadra di Pep Guardiola (prossima finalista di Champions League contro l'Inter) è bastato infatti il ko dell'Arsenal secondo in classifica, battuto 1-0 sul campo del Nottingham Forest (a segno Awoniyi al 19').

City, il sogno del 'Treble' è più vivo che mai

Col sogno 'Treble' più vivo che mai (in Inghilterra l'impresa è riuscita solo ai cugini dello United nell'anno di grazia 1999), il Manchester City di Pep Guardiola mette a posto il primo tassello e si conferma saldamente sul trono: quinto titolo in sei anni, il terzo consecutivo e il nono complessivo per i Citizens, per quella che in Nba definirebbero ormai una 'dinastia'. Detto che l'ossessione è quella Champions che Foden e soci contenderanno all'Inter il 10 giugno a Istanbul e che cè anche la finale di FA Cup da giocare a Wembley contro i cugini dello United, quello di quest'anno è stato forse il campionato più complicato da vincere perché quasi sempre a rincorrere. Dopo un'estate che aveva portato in dote Erling Haaland, Kalvin Phillips e Manuel Akanji ma anche cessioni importanti (Sterling, Zinchenko, Gabriel Jesus oltre all'addio di Fernandinho), la banda Guardiola era partita forte, fra vittorie e goleade (su tutte il 6-3 allo United) prima dello stop di metà ottobre col solito Liverpool, unica squadra in questi anni capace di spezzare il monopolio del City.

La rimonta sull'Arsenal con super Haaland

Eppure, nonostante quell'avvio, c'era chi stava facendo meglio: l'Arsenal di Mikel Arteta, ex vice di Guardiola e che sul mercato aveva pescato proprio a Manchester Zinchenko e Jesus. Lo scivolone col Brentford e soprattutto il ko nel derby di ritorno fanno precipitare i campioni a -8 dai Gunners e anche la sconfitta col Tottenham di Conte del 5 febbraio inizia a minare la fiducia nell'ambiente. Ma da quel momento il City non sbaglia più (solo vittorie tranne un pari col Nottingham Forest), l'Arsenal si inceppa e il doppio netto successo negli scontri con i Gunners (3-1 all'Emirates il 15 febbraio e il 4-1 a Manchester il 26 aprile) ribalta tutto fino alla festa di oggi. E se Pep Guardiola ormai non stupisce più, continuando a collezionare trofei su trofei, con un calcio sublime sempre all'avanguardia e mai uguale a se stesso, una nota speciale la merita Haaland, che spazza via i luoghi comuni sulle difficoltà del tecnico catalano ad adattarsi a un nove vero. Impressionante la stagione del norvegese, oltre 50 gol in tutte le competizioni, 36 in Premier dove ha battuto il record di Andy Cole e Alan Shearer, che si erano fermati a 34, fra l'altro in 42 giornate. Ma Haaland e il City stanno già guardando oltre: dopo l'Inghilterra, è tempo di conquistare l'Europa.


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