Algarve Cup, vince la Svezia: l'Italia cede solo ai calci di rigore

Nel primo tempo il gol pesantissimo di Giacinti, che concretizza in rete dopo un ottimo assist di Bonansea. Nella seconda frazione di gioco il pareggio di Seger, con le svedesi che si impongono ai calci di rigore con Lindahl
Algarve Cup, vince la Svezia: l'Italia cede solo ai calci di rigore© EPA
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LAGOS - L'Algarve Cup 2022 va nelle mani della Svezia per la quinta volta nella storia. La formazione di Bertolini dopo la vittoria nelle due gare della prima fase, con Danimarca e Norvegia, disputa un'ottima finale ma cede alle svedesi, seconde nel ranking mondiale, solo ai calci di rigore, raggiunti dopo l'1-1 dei minuti regolamentari (7-6). Al Municipal di Lagos – dove si è svolto anche un minuto di silenzio per la scomparsa di Ulf Lyfors, ex CT svedese – Bertolini schiera la squadra con un 4-3-3 che vede Giuliani tra i pali; Lenzini, Gama, Linari e Di Guglielmo sulla linea di difesa; Rosucci regista dietro a Galli e Carsuo a centrocampo; e il tridente d’attacco composto da Bonansea e Bergamaschi a supporto di Giacinti. Al 9’ le azzurre conquistano il primo corner del match: sulla battuta va Caruso, che mette dentro per Gama che spizza di testa ma non trova la porta. Subito dopo, al 13’, Bonansea si accentra dalla corsia di sinistra e prova a sorprendere Lindahl dalla lunga distanza, la sua conclusione finisce alta. Al 18’, però, arriva il vantaggio dell’Italia: Bonansea approfitta di un errore delle svedesi nella loro tre quarti e imbuca per Giacinti, che da vero cecchino dell’area di rigore insacca alle spalle del portiere avversario con un sinistro preciso. Al centravanti della Fiorentina, come contro la Norvegia, il merito di concretizzare la prima occasione della gara. Al 36’ Giacinti si mette nuovamente in mostra e conquista un calcio di punizione dai 25-30 metri: Caruso crossa in mezzo, Linari stacca di testa ma il suo tiro termina di poco a lato. Un minuto dopo è Galli a liberare il destro dal limite dell’area, ma la difesa svedese devia in angolo e sventa il pericolo.

La Svezia pareggia, sul finale traversa di Caruso

Nel secondo tempo l'Italia non cambia la sua identità propositiva e attacca subito la Svezia: Caruso si porta avanti con il pallone e sgancia un gran sinistro, Lindahl si distende e nega il gol. Al 51' le azzurre si salvano: colpo di testa di Berglund che prende in pieno il palo, sulla respinta va Schough ma Di Guglielmo respinge. Al 57' Bertolini manda in campo forze fresche, sostituisce Bonansea con Serturini, Giacinti con Girelli e Rosucci con Giugliano. La pressione della Svezia cresce e al 70' Hurtig, da poco entrata, viene atterrata in area da Lenzini: dal dischetto va Seger che non sbaglia e ripristina l'equilibrio. Al 73' Serturini ha già l'occasione di riportare la Nazionale italiana in vantaggio: il suo sinistro viene parato, senza troppi problemi, da Lindahl. All'80' Lenzini lascia il posto a Orsi, mentre Bergamaschi viene sostituita da Glionna. Nei minuti precedenti entra in campo anche Cernoia, che sostituisce Galli. All'85' è proprio la centrocampista della Juventus a disegnare un cross perfetto per Girelli, che fa da torre a Caruso che però prende clamorosamente la traversa a un passo dalla linea di porta.

Si va ai calci di rigore: la protagonista è Lindahl

Il primo calcio di rigore lo calcia Seger, che spiazza Giuliani e va a segno. L'Italia risponde con Giugliano, che incrocia e va in rete. Subito dopo tocca ad Asllani e Gama, entrambe in gol. La Svezia segna poi anche con Blackstenius, che trova la pronta risposta di Girelli. Successivamente, le reti di Berglund e Cernoia, di Angeldahl e Caruso, fino ad andare a oltranza, con Lindahl che diventa grande protagonista: l'estremo difensore svedese fredda prima Giuliani e poi para su Serturini, consegnando alla Svezia la sua quinta Algarve Cup. Il terzo posto del torneo va, invece, alla Norvegia, che si è imposta 2-0 sul Portogallo con Terland e Bizet.


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