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La capitana trascina le compagne con due gol decisivi: le azzurre tornano in semifinale degli Europei dopo 28 anni

Il ruggito di Cristiana Girelli scuote lo Stade de Gen&egrave;ve. In una serata magica, la capitana dell&rsquo;Italia mette la propria firma nella splendida vittoria contro la Norvegia. Due gol, uno all&rsquo;alba e l&rsquo;altro al tramonto del secondo tempo, per piegare la resistenza della nazionale nordica e permettere alle azzurre di agguantare la semifinale degli Europei. Per la prima volta dopo 28 anni. Nel frattempo &egrave; cambiato il format, con le squadre partecipanti passate da ot

Appuntamento con la storia per le Azzurre di Soncin, vittoriose 2-1 al 90' a Ginevra dopo il momentaneo pari di Hegerberg, che aveva sbagliato un calcio di rigore

Italia-Norvegia, Europei Femminili: una doppietta di Girelli ci manda in semifinale. Rivivi la diretta

Leggi il commento sulla vittoria della Nazionale di Soncin agli Europei Femminili 2025

L&#39;Italia ha un centravanti vero, un bomber autentico, col veleno in testa e nei piedi. Si chiama Cristiana Girelli, ieri a Ginevra ha segnato la doppietta che ha eliminato la Norvegia e spinto l&rsquo;Italia alle semifinali dell&rsquo;Europeo. E abbiamo anche una grande assist-woman, Sofia Cantore, che ha piazzato i due palloni della doppietta. Ricordate Norvegia-Italia 3-0 dei maschi? Ecco, ribaltate tutto, risultato compreso, e apparir&agrave; Norvegia-Italia 1-2 delle femmine.

<h2>Soncin arriva dove non era riuscito Spalletti</h2>

Finalmente una squadra vera dell&rsquo;Italia, con carattere, personalit&agrave;, gioco, forza, all&rsquo;Europeo la Nazionale delle donne arriva in semifinale, dove non era arrivata la squadra di Spalletti (fuori agli ottavi) e nemmeno la Under 21 di Nunziata (fuori ai quarti). L&rsquo;impresa &egrave; di Andrea Soncin e finalmente Gravina, in tribuna a Ginevra, pu&ograve; fare anche un sorriso. Ne aveva bisogno. Lo sbarco nelle semifinali &egrave; un risultato storico per le azzurre e per noi questa vittoria ha anche un buon sapore, quello della rivincita. Le donne che vendicano gli uomini eliminando le sorelle di Haaland. Il sesso debole, certo, come no. &Egrave; una bella storia, finalmente una storia azzurra. Pu&ograve; diventare una svolta per il calcio femminile del nostro Paese.

<h2>Vittoria sofferta, ma meritata</h2>

L&rsquo;Italia ha vinto meritando di vincere. Nel primo tempo abbiamo giocato solo noi, o quasi. Le ragazze hanno trascorso quei 45 minuti dentro la met&agrave; campo delle norvegesi, le hanno aggredite rubando palla spesso sulla trequarti, le hanno attaccate dagli esterni (soprattutto a sinistra, con Bonansea), hanno creato almeno tre nitide occasioni da gol. E questo era il vero rimpianto, in area di rigore sono mancate lucidit&agrave;, precisione e cattiveria, quelle doti che invece nella ripresa ci porteranno alla vittoria. Loro avevano qualche individualit&agrave; di spicco, il capitano Hegerberg (si &egrave; visto in occasione del gol, non del rigore sbagliato per&ograve;) e Graham Hansen, noi avevamo per&ograve; una squadra, spinta da uno stadio pi&ugrave; azzurro che norvegese, uno stadio pieno, caldo, entusiasta. E avevamo anche un grande capitano, Cristiana Girelli, centravanti di questa squadra, pericolo continuo in un&rsquo;area, quella scandinava, che la Nazionale riempiva spesso con quattro o cinque azzurre. Un micidiale attacco di Cantore si &egrave; trasformato nell&rsquo;assist per il primo gol di Girelli, tocco in anticipo e palla in rete, il sessantesimo con l&rsquo;Italia, il secondo in questo Europeo, il settimo nelle grandi competizioni come Patrizia Panico, la principessa delle reti azzurre. Avevamo la partita in mano, Cantore era scatenata e ha segnato il 2-0, viziato per&ograve; da un fuorigioco.

<h2>Girelli all&#39;ultimo respiro</h2>

Quando la Norvegia sembrava senza pi&ugrave; armi, &egrave; arrivato un rigore che Hegerberg (in probabile fuorigioco) si &egrave; procurata e che poi ha sbagliato. Ma &egrave; stato quello il momento in cui la partita &egrave; cambiata. Le azzurre hanno cominciato a preoccuparsi e, di conseguenza, a sbagliare molto sul piano tecnico. E&rsquo; stata per&ograve; un&rsquo;incertezza del portiere Giuliani (esco, non esco, esco ma in clamoroso ritardo) a portare la Norvegia sull&rsquo;uno a uno. Ma queste ragazze italiane avevano troppa energia, sentivano troppa fiducia in loro stesse, cos&igrave; hanno ribaltato di nuovo la sfida. E sull&rsquo;ultimo attacco con un altro cross di Cantore la palla &egrave; arrivata precisa sulla testa di Girelli. A Ginevra migliaia di tifosi italiani facevano festa insieme alle azzurre. Breve considerazione finale. Abituati alle urla belluine e agli svenimenti dei maschi quando sono appena sfiorati dall&rsquo;avversario, dalle ragazze, sia le nostre che le norvegesi, &egrave; arrivata un&rsquo;altra lezione: mai una sceneggiata.

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