Calciomercato Inter, Podolski chiama Mancini

L'esterno d'attacco dell'Arsenal esce allo scoperto: «Non sono felice, aspetto gennaio...»
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MILANO - Podolski si offre all’Inter. Ausilio ha avuto un riscontro diretto della piena disponibilità del tedesco ad indossare i colori nerazzurri nel corso della sua recente missione inglese. Ma l’attaccante lo ha fatto abbondantemente intendere anche con alcune dichiarazioni rimbalzate dalla Germania e ripresa dal “Daily Express”. «Non voglio dire che voglio andarmene dall’Arsenal o che partirò già a gennaio - ha spiegato - penso però alla mia situazione, che evidentemente non può essere felice. E come se una qualsiasi persona non avesse alcuna opportunità di svolgere il proprio lavoro». Ma il campione del mondo è stato ancora più eloquente nel momento in cui gli è stato ricordato l’interesse di Mancini risalente allo scorso gennaio, quando il tecnico di Jesi sedeva sulla panchina del Galatasaray. «E’ vero, il club turco aveva manifestato interesse nei miei confronti, anche se nessuna offerta era stata presentata. A questo punto non resta che aspettare ciò che accadrà a gennaio». Insomma, il sasso è stato scagliato, in privato e, a questo punto, anche in pubblico. Ora Podolski aspetta di vedere gli effetti che provocherà.

ADDIO INEVITABILE
- In casa Inter, comunque, non sono previste reazioni immediate. La priorità, come esterno offensivo, resta Cerci. Il campione del mondo, in sostanza, al momento è considerato un’alternativa, al pari di Campbell (all’Arsenal più o meno nelle stesse condizioni del tedesco) e di Salah (seconda scelta di Mourinho al Chelsea). Potrebbe trasformarsi in qualcosa di più, magari un innesto ulteriore in tandem con l’ex-Torino, se riuscisse ad ottenere condizioni vantaggiose per il suo addio. Magari un prestito gratuito e un diritto di riscatto assai contenuto, tenuto conto pure di un contratto in scadenza nel 2016. In sostanza, il club nerazzurro si aspetta che Podolski e il suo entourage affrontino in prima persona la questione con la dirigenza dei Gunners, facendo leva magari su certi numeri inequivocabili. Vale a dire le sole 10 presenze sulle 23 gare ufficiali dell’Arsenal in questa stagione, con una sola partita da titolare, in Coppa di Lega, e per un totale di soli 191’ giocati. Ovvio che un divorzio a gennaio sia effettivamente l’unico sbocco possibile.

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