Napoli, Spalletti e Prandelli per dimenticare Emery 

Il basco resta a Siviglia, De Laurentiis può virare sulla pista italiana. Alla finestra per Montella
Napoli, Spalletti e Prandelli per dimenticare Emery © ANSA
Antonio Giordano
3 min

NAPOLI - Via, siamo al casting: che in realtà è cominciato un bel po’ di tempo fa, quando Aurelio De Laurentiis capì che con Benitez sarebbe finita, e che ha già incluso una chiacchierata (e anzi di più) con Mihajlovic, un incontro con Emery, un appuntamento con Spalletti, una telefonata a Montella e poi vari giri laterali, avviando o allacciando discorsi e conoscenze. Ma la scelta è vicina, «arriverà lunedì, forse», come è sfuggito all’immancabile amico degli amici, come si sussurra a Castel Volturno e dintorni, come sembra possa succedere dopo aver sbirciato nella pubblica agenda di De Laurentiis, diviso tra il cinema e lo stadio, tra le riflessioni e le perlustrazioni. E’ il casting nel calcio. E anche qui, alle audizioni, può spuntare all’improvviso un mister X...

EMERY - La scelta decisa, quella che ha mosso in prima persona il presidente del Napoli, l’ha fatto andare sino a Madrid, l’ha spinto ad offrire tre milioni e mezzo per un triennale (ventidue milioni il costo dell’operazione, compresa la clausola) e lo ha invitato ad aspettare: i segnali sono tutt’altro che incoraggianti e questo s’era già capito, la missione da difficile è diventata impossibile. Emery rimane a Siviglia e può tutt’al più rappresentare un rimpianto. Dietro il suo no soprattutto la mancanza della Champions, quella che lui ha appena conquistato con il Siviglia alzando l’Europa League.

SPALLETTI - Ma sì che si sono visti, le negheranno anche sotto tortura, e però non si è accesa la fiammella, non subito, non immediatamente, ma nulla vieta che ciò accada: De Laurentiis ha avuto modo di sentire ancora l’ex allenatore della Roma e sa che per il 4-2-3-1 è materia agevolmente commestibile. Questo un po’ sposta ma non decisamente, però.

MONTELLA - Un po’ dipende dalla Fiorentina (anzi tanto), un po’ dall’interessato, che è figura di spicco nel panorama “emergente”: la tentazione c’è e comunque rimane congelata, perché ci sono troppi eventi da valutare. Sarri. A De Laurentiis ha colpito il calcio dell’Empoli, la naturalezza con cui una squadra così giovane si sia imposta: però la provincia è diversa dalla metropoli e dunque sembra di poter avvalorare la tesi di Sarri che ad Amalfi, forse per umiltà o magari per discrezione, ci tiene a precisare: «Io sono un’ipotesi fantasiosa in questo momento perché De Laurentiis è rimasto molto colpito da Valdifiori, non da me».

PRANDELLI - Stima solida, persino amicizia, ma nessuna avances, non sinora: sondaggi attraverso terzi, in genere si fa anche così, e la consapevolezza che all’ex ct non dispiacerebbe una esperienza tanto “forte”.

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