Mercato, le pagelle: Inter da 8, Milan da 4

Si è quasi chiuso il mese di giugno: ecco un primo bilancio.
Mercato, le pagelle: Inter da 8, Milan da 4
Stefano Chioffi
6 min

ROMA - La tentazione della Juve è Oscar, trequartista brasiliano del Chelsea. Ma i dirigenti bianconeri lottano anche con il Napoli per Saponara, bocciato con grave superficialità dal Milan. La Roma cerca un centravanti: Bacca, Dzeko o Lukaku. L’Inter domina la scena e promette altre sorprese: Jovetic è un’idea che piace. La Lazio vuole un centrocampista di qualità e lavora in Olanda: in prima fila c’è Clasie del Feyenoord. La Fiorentina, dopo aver scelto il nuovo allenatore (Paulo Sousa), ha deciso di dare la priorità a Salah: pronto un aumento dell’ingaggio per trattenere l’egiziano in maglia viola. Deludente, invece, la partenza del Milan: finora ha collezionato soltanto rifiuti e porte chiuse in faccia. Ha dovuto incassare la risposta negativa di Ancelotti, si è fatto soffiare Kondogbia dall’Inter, ha perso Jackson Martinez mentre i dirigenti rossoneri stavano organizzando le visite mediche del colombiano e ha capito che il Paris Saint Germain non è disposto a cedere Ibrahimovic.

INTER 8 - E’ la regina del mese di giugno. Un avvio silenzioso, quasi preoccupante. Poi ha inserito la marcia giusta, governando ogni trattativa con tempismo e lucidità. La regia è quella di Mancini. Ha chiamato Kondogbia e lo ha convinto a legarsi all’Inter. E’ entrato in azione con Miranda, che ha vinto cinque trofei nell’Atletico Madrid ed è stato - insieme con l’uruguaiano Godin - uno dei leader della difesa di Simeone. Ha fatto la differenza anche nell’affare legato a Imbula, che è stato il mediano dal rendimento migliore negli ultimi due campionati francesi: scoperto dal Guingamp, si è imposto nell’Olympique Marsiglia, che è stato guidato nella scorsa stagione da Bielsa. La Coppa America, poi, ha rafforzato le certezze dei dirigenti dell’Inter su Murillo, difensore centrale della Colombia: suo il gol della vittoria nella sfida con il Brasile. Nuovi anche i terzini: Montoya è in arrivo dal Barcellona, Zukanovic è stato una rivelazione nel Chievo. 

JUVENTUS 7,5 - Ha giocato d’anticipo, come sempre. Non si è fatta prendere in contropiede dai divorzi di Tevez e Pirlo. Dybala ha i colpi giusti per consacrarsi. Mandzukic è una garanzia: si è fatto apprezzare nell’Atletico Madrid e nel 2013 aveva contribuito allo storico “triplete” del Bayern Monaco di Heynckes, segnando un gol nella finale di Champions contro il Borussia Dortmund. Khedira è un regista-mediano che offrirà diverse soluzioni ad Allegri. La sorpresa può diventare Rugani, protagonista nell’Empoli: eleganza e velocità, il centrale avrà modo di crescere vicino a Chiellini e a Bonucci. In attacco, poi, la Juve potrà contare anche su Zaza, undici gol nello scorso campionato con la maglia del Sassuolo.

ROMA 6,5 - La conferma di Nainggolan racchiude un peso specifico fondamentale. La trattativa con il Cagliari è stata lunga e complessa. Sventato, comunque, il pericolo di perdere il belga. Sciolto questo nodo, così delicato, ora la Roma si concentrerà sulla ricerca di un attaccante da venti gol, in grado di rilanciare le ambizioni della squadra giallorossa. Importante anche il ritorno di Bertolacci, così come Iago Falque (tredici gol nel Genoa) potrebbe rivelarsi una delle chiavi del 4-2-3-1 di Garcia. Ma la strada è lunga: mancano anche i terzini.

NAPOLI 6,5 - De Laurentiis vuole cancellare una stagione inferiore alle aspettative, illuminata soltanto dalla conquista della Supercoppa italiana contro la Juve. Quinto posto in campionato, eliminazione nella doppia semifinale di Coppa Italia e di Europa League, senza dimenticare lo scivolone con l’Athletic Bilbao nel preliminare di Champions. Rimpianti e delusioni. Colpa soprattutto di Benitez: le sue incertezze (sul futuro professionale) e i suoi errori (dal dogma del 4-2-3-1 al turnover) hanno condizionato la stagione del Napoli. Il presidente ha deciso di costruire l’anno del riscatto seguendo le idee e l’entusiasmo di Sarri, l’allenatore che ha regalato emozioni e spettacolo con l’Empoli. De Laurentiis lo ha spiegato: Sarri è un investimento preciso, non è una scommessa. Un progetto da sposare e condividere. L’acquisto di Valdifiori, considerato decisivo da Sarri, coprirà subito uno dei limiti più evidenti del Napoli di Benitez, che giocava senza un regista vero. E Higuain? De Laurentiis è stato chiaro: costa 93 milioni di euro, il prezzo della clausola. Niente sconti. Tradotto: non è in vendita.

LAZIO 6 - De Vrij, Biglia e Felipe Anderson: blindare i tre pezzi pregiati costituisce la base di partenza del club biancoceleste, uscito tra gli applausi dopo il terzo posto e la qualificazione al preliminare di Champions League. Il colpo d’autore non è ancora arrivato e i tifosi lo aspettano, giustamente. Finora sono stati presi, a parametro zero, tre giovani: l’olandese Hoedt (difensore centrale), lo spagnolo Patric (terzino destro, scuola-Barça) e l’inglese Morrison (mezzala, ex compagno di Pogba nel vivaio del Manchester United). Da decifrare le trattative per i rinnovi di Radu, Lulic, Marchetti e Biglia.

MILAN 4 - Non basta una stretta di mano per chiudere una trattativa. E l’approccio del nuovo Milan, quello che si fonda sull’alleanza tra Berlusconi e Mr Bee, è stato macchiato da una lunga serie di affari sfumati: Ancelotti si è preso un anno di stop, dopo il divorzio dal Real, Kondogbia si è infilato la maglia dell’Inter, Jackson Martinez ha preferito firmare per l’Atletico Madrid e Ibrahimovic ha capito che il Psg non lo lascerà andare via. Difficile uscire da questo labirinto. Il Milan, finora, non ha perso soltanto alcuni duelli di mercato, senza arrivare agli obiettivi che aveva individuato. La vera sconfitta è un’altra: la scelta di Kondogbia e la retromarcia di Jackson Martinez rischiano di togliere “appeal” al progetto del Milan anche in prospettiva, in vista delle prossime trattative. I campioni che arrivano, come insegna il mercato, hanno spesso il potere di agevolare di riflesso altri acquisti di spicco, perché moltiplicano la credibilità di un club.


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