© Getty Images Valoti jr, l'affare del Verona
Un altro figlio d'arte per la Serie A. Ma questa volta non è solo una curiosità: c'è tanta sostanza dietro a questa opportunità, che peraltro si ripete, per Mattia Valoti, il ventunenne trequartista svezzato dal papà Aladino (ex centrocampista di Atalanta, Parma e Palermo) all'Albinoleffe a pane e pallone. Talento che coniuga qualità e quantità, finito da qualche tempo nel mirino di grandi club (Milan soprattutto dove ha anche giocato nelle giovanili) già nella scorsa stagione aveva fatto vedere di che pasta è fatto nelle poche e fruttuose apparizioni in A con la maglia del Verona dove Mandorlini non lo aveva affatto trascurato pur essendo in prestito dall'Albinoleffe. Proprio la retrocessione del club bergamasco in Serie D ha spalancato gli occhi ai dirigenti scaligeri che hanno fiutato l'affare e non si sono lasciati sfuggire l'occasione di tesserarlo per i prossimi quattro anni. Oggi la firma sull'intesa benedetta e agevolata dall'agente Fulvio Frangiamone, storico procuratore del papà di Mattia e pronto a seguirlo in una carriera che si annuncia ancora più esaltante di quella pure importante del genitore oggi dirigente sportivo e vero scopritore di talenti come il palermitano Belotti, per esempio. «Mattia ha davvero tutto per arrivare a giocare a grandi livelli - spiega Frangiamone - In Serie A lo hanno cercato in tanti. In B il Perugia ha insistito per averlo e il Vicenza ha provato a inserirsi nella trattativa. Ma il Verona è stato determinato e l'affare è andato in porto senza particolari sforzi. Con Mandorlini il ragazzo certamente potrà crescere ma ha già evidenziato le sue doti atletiche e tecniche. Ha personalità e spessore per interpretare un ruolo peraltro non semplice e molto impegnativo».
