<p>Juve, United e Atletico: la rivoluzione 2015</p>

I tre club hanno ceduto pedine importanti investendo allo stesso tempo su alcuni top player per la prossima stagione
Juve, United e Atletico: la rivoluzione 2015
Filippo Testini
5 min

ROMA – Il calcio, soprattutto quello degli ultimi anni, non è solo muscoli e qualità, ma anche motivazione. Proprio per questo molte squadre, che sia dopo un ciclo di vittorie oppure ogni anno, cercano in qualche modo di rivoluzionare la propria formazione, andando a modificare alcune pedine. Per quanto riguarda il calciomercato in corso, è il caso di Manchester United, Atletico Madrid e Juventus. Nonostante annate sviluppate in modo diverso nelle ultime stagioni, i tre club stanno dando vita ad una vera e propria rivoluzione: cessioni eccellenti e altrettanti acquisti importanti.

MANCHESTER UNITED – Rientrato in Champions League dopo un anno di assenza, lo United vuole tornare con prepotenza sul tetto del calcio europeo. Ceduto Van Persie al Fenerbahçe e rispedito Falcao al Monaco poi passato al Chelsea, Van Gaal sta operando al meglio sui settori della squadra che necessitano di maggiori interventi. Depay, prelevato dal PSV, è il giocatore giusto per dare qualità e brio sulla trequarti, sempre in attesa di una prima punta da affiancare a Rooney, mentre l’esperto Schweinsteiger ed il giovane Schneiderlin creano una massiccia cerniera di centrocampo. Anche la difesa non è stata trascurata, visto che il Manchester United si è assicurato Darmian dal Torino. Con operazioni mirate, quindi, Van Gaal è riuscito a puntellare una squadra già ricca di talenti come Di Maria, Mata e Rooney.

ATLETICO MADRID – Vendere i pezzi pregiati per puntare su nuovi talenti è la filosofia dell’Atletico Madrid. Negli anni, molti grandi campioni, soprattutto attaccanti, hanno vestito la maglia dei Colchoneros. Aguero, Torres, Diego Costa, Mandzukic e Falcao, solo per citarne alcuni, hanno fatto impazzire i tifosi assiepati sulle tribune del Vicente Calderon, per poi essere ceduti a cifre importanti. Anche quest’anno, la situazione è la stessa. Piazzati Miranda e Mandzukic in Italia, rispettivamente a Inter e Juventus, con Arda Turan pronto a prendere le redini del centrocampo al Barcellona, l’Atletico investe tutto sull’attacco. Nella Madrid rojoblanca, infatti, arrivano Carrasco, Jackson Martinez e Vietto. Questo, con tutta probabilità, è il trio offensivo che Simeone vuole schierare titolare per puntare alla conquista della Liga.

JUVENTUS – Quarto scudetto consecutivo in bacheca e una Champions League sfiorata, persa solo in finale contro un Barcellona mostruoso. La Juventus riparte da qui, ma soprattutto da volti nuovi e da molti addii. Pirlo ha deciso di tentare l’esperienza negli Usa, mentre Tevez torna nel suo amato Boca Juniors. Ai due pezzi forti potrebbe aggiungersi anche Vidal, sempre più vicino al Bayern Monaco di Guardiola. Anche fra le seconde linee, però, ci sono addii da registrare. Storari riparte dalla Serie B con il Cagliari, mentre Ogbonna vola in Inghilterra per sposare il progetto del West Ham. Discorso diverso, invece, per Matri, di rientro al Milan dopo il prestito in bianconero. Ma per ogni cessione c’è un acquisto. La Juventus, infatti, è sicuramente la società italiana più attiva sul mercato. Centrato il colpo Dybala dal Palermo già a giugno, il ds Marotta rinforza l’attacco anche con il croato Mandzukic, proveniente dall’Atletico Madrid. A centrocampo, invece, l’addio di Pirlo è compensato dall’arrivo, a parametro zero, di Khedira. Neto, svincolato dalla Fiorentina, è pronto per essere un vice-Buffon di tutto rispetto, mentre Rugani e Zaza tornano alla casa madre dopo aver acquisito esperienza con Empoli e Sassuolo.

IN PASSATO – La strada intrapresa da Manchester United, Atletico Madrid e Juventus può essere quella giusta verso nuovi trionfi. Nella storia del calcio, infatti, sono molti gli esempi di un mancato rinnovamento che sfocia in una stagione disastrosa. L’Italia lo sa bene. Nella stagione 2007/2008, infatti, il Milan, fresco vincitore della Champions League l’anno precedente, decide di non privarsi dei suoi pezzi pregiati, rinnovando anzi i contratti nonostante l’età avanzata di molti giocatori. Le conseguenze sono pesanti ed i rossoneri terminano il campionato con un 5° posto, mancando la qualificazione alla Champions League. Anche all’Inter il mancato rinnovamento porta guai. Dopo il Triplete targato Mourinho, i dirigenti nerazzurri consegnano a Benitez, subentrato al tecnico portoghese, una squadra ormai priva di motivazioni e, soprattutto, di fiato. Gli effetti si ripercuotono sul campionato, dove l’Inter, da campione d’Europa in carica, conclude al 2° posto.


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