Calciomercato, Berlusconi lasci in pace Mihajlovic: cambiare 5 tecnici in 2 anni non è da Milan

Il presidente lasci lavorare in pace l'allenatore e, piuttosto, suoni la sveglia a Mr. Bee. Sarebbe ora.
Calciomercato, Berlusconi lasci in pace Mihajlovic: cambiare 5 tecnici in 2 anni non è da Milan© ANSA
Xavier Jacobelli
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ROMA - Fra sei giorni sarà Natale, siamo tutti più buoni, ma alla corte milanista di Re Silvio si sta facendo strada un’idea che la dice lunga sulla metamorfosi del grande club rossonero. Da due stagioni è fuori dalla Champions League, oggi è settimo in classifica a 11 punti dall’Inter capolista e a 7 lunghezze da quel terzo posto che il club ha indicato come obiettivo finale; un tempo, invece, stava sul tetto del mondo (l’altro ieri, 17 dicembre, si è compiuto ii ventiseiesimo anniversario della prima Coppa Intercontinentale conquistata da Berlusconi). L’idea, quanto mai balzana, bislacca e molto masochistica, è questa: comunque vada a finire la stagione, il Milan deve di nuovo cambiare allenatore. Sarebbe il quinto in due anni: nel gennaio 2014 è stato esonerato Allegri per prendere Seedorf che è stato esonerato nel giugno 2014 per prendere Inzaghi che è stato esonerato nel giugno 2015 per prendere Mihajlovic che, dicono nei circoli arcoriani, arriverà al capolinea nel giugno 2016, ammesso e non concesso l’avventura non finisca prima. En passant: Seedorf e Inzaghi sono sotto contratto sino al 30 giugno 2016, Mihajlovic fino al giugno 2017.

Nemmeno la vittoria sulla Samp e la qualificazione ai quarti di finale della Coppa Italia sono servite a restituire serenità ad un ambiente che pencola nell’insoddisfazione. A cominciare dal proprietario, i cui sbuffi, le cui battutine, i cui strali in direzione dell’ex ct della Serbia sono sempre nell’aria. Dite voi se un allenatore possa lavorare bene in un clima del genere. No che non può e lo stesso era accaduto all’ultimo Allegri rossonero, e poi a Seedorf ed Inzaghi. Eppure, Mihajlovic sta lavorando sodo e sta lavorando bene. La società non gli ha preso il regista da Milan che il Milan aspetta da quando ha sciaguratamente scaricato Pirlo e in mezzo al campo la voragine è sempre lì. I tifosi aspettano sempre che la società dica chiaramente a che punto sia la trattativa con Mr. Bee Taechaubol. A proposito: ma il fatidico closing dei 480 milioni di euro in cambio del 48% delle azioni non era stato pubblicamente annunciato il 2 agosto e fissato per il 30 settembre? Indovinello da 480 milioni di euro: chi pronunciò queste parole il 2 agosto? "Abbiamo firmato un accordo che permette ai nostri investitori di cominciare a lavorare molto presto per il club. È andato tutto bene. Il presidente Berlusconi è una grande persona. Siamo d’accordo, vogliamo far crescere il Milan ancora di più in tutto il mondo. Adesso dobbiamo solo sistemare alcuni aspetti burocratici e poi saremo pronti per lavorare insieme. Non vedo l’ora di sedermi in tribuna d’ore a San Siro. Mi vedrete sempre più spesso”. Mr. Bee dixit. 
Fra sei giorni è Natale. Berlusconi lasci lavorare in pace Mihajlovic e, piuttosto, suoni la sveglia a Mr. Bee. Sarebbe ora.

 


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