© EPABARCELLONA (Spagna) - A questo punto pare evidente: Neymar sta facendo il doppio gioco. Mentre il papà tratta a oltranza con il Barça il rinnovo del contratto che lo lega, allo stato delle cose, per altri due anni al club blaugrana, ecco che ti spunta l'amico di famiglia, Wagner Ribeiro, a flirtare con il Psg.
Tanto basta a convincere l'Equipe a gridare in prima pagina tutto il suo ottimismo per un'operazione da 193 milioni di euro, il prezzo della clausola rescissoria, a cui andrebbe sommato un quinquennale da 20 milioni a stagione per il brasiliano. «Se il PSG mostra interesse per Ney, sarà possibile aprire una negoziazione. E a questo che servono le clausole di rescissione», la frase buttata lì da Ribeiro, il procuratore dei campioni, che in passato aveva gestito anche la negoziazione del possibile passaggio del Mohicano al Real Madrid. Alla fine, sappiamo tutti com'è finita, con l'ex Santos al Barça attraverso una cervellotica operazione la cui entità economica non è mai stata chiarita una volta per tutte e che ha portato nel conto in banca del padre del ragazzo - questa è l'unica certezza - un assegno da 40 milioni.
Viene spontaneo pensare, pertanto, che anche stavolta l'uscita di Ribeiro possa servire per aumentare la pressione sul Barça, che messo alle strette dovrebbe finire per affrettare la fumata bianca accettando di riconoscere a Neymar il preteso stipendio da 20 milioni, guarda caso la cifra uscita sulle pagine dell'Equipe. A tranquillizzare i tifosi blugrana, nel frattempo, è intervenuto l'altro festaiolo della squadra, Piqué, che alla vigilia dell'impegnativa sfida Champions con l'Atletico Madrid, si è mostrato a dir poco scettico su un possibile adios del compagno. «Neymar non si muove da Barcellona, state tranquilli. Sono sicuro, lo conosco bene».