Calciomercato Roma: tutti vogliono Manolas, ma i giallorossi lo blindano

Per trattenerlo Pallotta coprirà d’oro il difensore greco. Spalletti stima Kostas e lui vuole restare per vincere
Calciomercato Roma: tutti vogliono Manolas, ma i giallorossi lo blindano© Getty Images
Guido D'Ubaldo
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ROMA - Potrebbe essere il primo greco a vincere lo scudetto in Italia da titolare. A vincerlo veramente. Perché Kostas Manolas ha due precedenti. Lambros Choutos, che nel 2007 nell’Inter entrò nei tredici minuti finali dell’ultima partita contro il Torino e Sokratis Papastathopoulos, che nella stagione 2010-2011 mise insieme cinque presenze nel Milan che finì primo. Manolas è un punto fermo della Roma di Spalletti ed è il romanista che gioca di più. Come minutaggio è primo sia in campionato che in Champions League. La società non vuol perderlo per la prossima stagione. Per convincerlo a restare e non puntare i piedi occorre un prolungamento del contratto, perché il greco oggi ha un ingaggio di poco superiore alla media, ben lontano dai top player della squadra.

E ha molte offerte, in particolare dall’Inghilterra, le più recenti quelle dell’Arsenal e del Chelsea. Nella Roma ha colmato il vuoto lasciato da Benatia, del quale non ha il carisma. Ma Kostas Manolas è un difensore molto forte. Uno dal carattere rude, nonostante i ventiquattro anni. Un centrale che si fa rispettare nello scontro fisico, che non sorride mai al suo avversario diretto. Sorride poco anche ai suoi compagni, a dire il vero. Perché in campo l’adrenalina qualche volta gli fa perdere il controllo e nelle due stagioni alla Roma ha discusso platealmente sul campo con De Sanctis, Florenzi, Maicon e da ultimo con Nainggolan. Tutto risolto pochi istanti dopo, ma restano immagini di momenti ad alta tensione. Rispetta Totti: «E’ il più grande di tutti».

MANOLAS: IBRA IL PIU' TOSTO DA MARCARE

E’ un duro, ma al primo dolorino si ferma. Non vuole rischiare infortuni lunghi. E’ un tipo molto silenzioso, non alza la voce nello spogliatoio, non fa scherzi, non ama gli eccessi, il lusso sfrenato che ostentano altri calciatori. Con il calcio vuole sistemare il suo futuro e quello della sua famiglia. Ottimo professionista, in campo non si risparmia mai. Non accetta paragoni con chi lo ha preceduto. «Benatia è il passato, io il presente». Si presentò così, al suo arrivo a Roma. Aveva il compito di sostituire il miglior difensore del campionato precedente. Sabatini in quel caso non fece azzardi, scelse il meglio. Manolas è costato quindici milioni, compresi due di bonus. E grazie alla complicità di Raiola la Roma riuscì a superare la concorrenza della Juve. Garcia gli garantì al telefono un posto da titolare, mentre a Torino non avrebbe avuto questa certezza. Determinante nella scelta fu anche l’influenza di Torosidis, con il quale aveva giocato nell’Olympiakos e con il quale si ritrova in Nazionale. Gli parlò molto bene della Roma. Insieme, almeno una volta a settimana, vanno a cena nel miglior ristorante greco della Capitale, che porta il nome di un famoso filosofo, dalle parti di piazza Fiume.

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