Calciomercato Juve, Chiellini: «Dani Alves? Spero giochi altre finali. Ma non al Barça...»

Il difensore a Coverciano parla di tutto: «Solo qualche anno fa nessuno voleva venire a Torino. Adesso siamo un top club, indipendentemente da chi parte o arriva. Merito delle vittorie, che vanno attribuite soprattutto alla società»
Calciomercato Juve, Chiellini: «Dani Alves? Spero giochi altre finali. Ma non al Barça...»© Getty Images
Andrea Santoni
4 min

FIRENZE - Giorgio Chiellini tra Juve e Nazionale, che da una vita per il difensore toscano sono la stessa cosa (82 le sue presenze azzurre). Il Chiello stamattina ha spiegato il suo punto di vista su molti tempi: la forza della Juventus, che deriva dalla...Juventus stessa, le prospettive dell’Italia, imprevedibili ma importanti a certe condizioni, fino ad applaudire l’annunciato arrivo di Lippi («Personaggio di livello assoluto, che non ha bisogno di atti di stima») e a tracciare l’identikit preciso del futuro ct, nel quale è possibile riconoscere i tratti di Ventura: «Servirà un allenatore di esperienza, con base tattiche importanti; d’altra parte il calcio italiano da questo punto di vista resta tra i migliori al mondo; un ct che sappia proseguire la nostra cultura, migliorando le nostre lacune. Bisogna non perdere la nostra identità, adattandoci al calcio moderno, che sta migliorando».

INSIGNE, SUBITO UNA DOPPETTA
  
NOSTRA SIGNORA DELLE VITTORIE - Chiellini ha parlato molto di Juventus: «Mi chiedete di Dani Alves? Speriamo che possa giocare ancora tante finali di Champions e non con la maglia del Barcellona...Ma chiariamo un cosa, a proposito di mercato: noi giocatori siamo contenti del percorso della Juve e della filosofia del club; chi arriva o chi parte non conta: io mi fido del progetto che ci è stato illustrato direttamente a noi, prima di essere messo in pratica. Io mi ricordo da dove siamo partiti, tanti anni fa, quando alla Juve non voleva venire nessuno. La fortuna nostra sono i risultati che però sono fatti in piccola parte dai giocatori; quando una società vince nel medio termine, per 5-10-15 anni significa che i risultati li fa la società. Vedete, sono andati via Pirlo, Tevez, Vidal, tra un po’ smetteremo io, Buffon, Barzagli, ma la Juve continuerà a essere la Juve».

INFANTINO: L'ITALIA ANDRA' BENE


  
RAPPORTI - Il difensore si è detto scettico sul fatto che i rapporti tra club, Juve in testa e Nazionale, possano migliorare («Ci sono date e regole: bisogna rispettarle, noi per parte nostra siamo combattuti, in mezzo... si scontrano le esigenze e gli interessi contrapposti») ma sicuro che l’apporto degli juventini anche a questo Nazionale sarà importante: «Anche perché vincere un Europeo o un Mondiale vale più di uno scudetto, si entra nella storia di un Paese». Poi il Chiello recita la sua formula ideale per un’Italia vincente: «Non sono per gli slogan ma direi che serviranno solidità, condizione fisica, incoscienza, entusiasmo. Io credo che una squadra ideale debba mettere insieme il giusto mix tra trentenni-giocatori maturi e giovani. Come in questo gruppo. Ora ci aspetta l’Europeo. A differenza del Mondiale in genere c’è un solo stile di calcio, c’è più equilibrio, e dunque più spazio per andare avanti. Per me è il terzo Europeo: nel primo fummo sfortunati con la Spagna. Adesso, come 4 anni fa siamo cresciuti in qualificazione. Poi arrivano le insidie del torneo. Se nel 2012 Spagna-Croazia fanno 1-1 siamo fuori ed è un fallimento, invece siamo vicecampioni d’Europa. Di sicuro non voglio andare avanti come terza, l’obiettivo minimo è passare il turno. Il Belgio? Hazard e De Bruyne saranno centrali nella loro economia, Hazard è in netta crescita, poi loro giocano quasi in casa, forse mancano di esperienza, ma se i giovani porteranno sono entusiasmo possono arrivare in fondo; ma se sentono la pressione...Magari saremo noi a togliere loro sicurezze».


© RIPRODUZIONE RISERVATA