TORINO - E' il giorno di Sinisa Mihajlovic in casa Torino. L'ex tecnico del Milan non ha nascosto l'emozione durante la presentazione ufficiale al fianco del presidente Cairo e del direttore sportivo Petrachi: "Per me è un onore essere qui. Il Toro è abituato a combattere e lottare. Lo faremo in ogni partita. Ma vogliamo anche far divertire i tifosi. Dovremo essere sempre all'altezza della storia del del club, per questo chiedo ai tifosi di spiegare a chi si avvicina al Toro cosa significa essere al Torino". L'Europa League è un traguardo possibile per il nuovo allenatore: "Se saremo uniti possiamo recuperare i 6-7 punti che ci servono per andare in Europa". Poi una promessa: "Le mie squadre giocano sempre per vincere: dobbiamo creare una mentalità vincente". Un pensiero va anche a Ventura, il predecessore di Mihajlovic che sarà il prossimo ct dell'Italia: "Stimo molto Ventura. La Nazionale è il giusto coronamento della sua carriera".
CAIRO - Così il presidente dei granata: "Oggi inizia un nuovo ciclo. Il bilancio complessivo di questi cinque anni è estremamente positivo. per noi è un momento importante: ripartiamo con Sinisa Mihajlovic in panchina. I cardini fondamentali per cui abbiamo fatto questa scelta sono tre. Il primo è la capacità del mister di lavorare sui giovani oltre che su quelli già affermati. Il secondo è il suo carattere tremendista: mi ricorda molto Giagnoni, l'allenatore che pose le basi del Toro vincente di Gigi Radice. Infine il fatto che Mihajlovic è una persona con grande ambizione. Lo stimiamo molto". Niente obiettivi da sbandierare: "Insieme decideremo quali innesti fare nella rosa e quali calciatori cedere. Scaramanticamente non voglio dire quale sia il nostro obiettivo, anche perchè non abbiamo ancora costruito la squadra. Sicuramente vogliamo ottenere dei buoni risultati, ma non ci sono imperativi categorici se non quello di mettercela tutta e lavorare a testa bassa".
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