© LaPresse Calciomercato Sampdoria, Giampaolo: «Balotelli? Non ci sarebbe posto»
GENOVA - "Sono molto felice di essere qui". Giampaolo si presenta sulla panchina della Sampdoria con entusiasmo e tante motivazioni. E svela già un primo retroscena: "Questa è una panchina che ho sfiorato altre volte - racconta il tecnico - in tempi non sospetti il direttore Osti mi chiamò dicendomi che nel caso in cui fosse partito Montella, avrebbe voluto avermi alla Sampdoria". L'ex Empoli ha raccontato la sua emozione: "La Samp è un'ottima società sia da fuori che vista da dentro. Ora non mi resta che prendere possesso delle risorse umane disponibili e di tutto ciò che ruota attorno all'ambiente. Conosco solo Quagliarella e Silvestre, ma li ho allenati in squadre e tempi diversi".
LA NUOVA SAMP - Giampaolo, nel corso della conferenza stampa di presentazione, ha parlato di "motivazioni, spirito d'appartenenza e voglia di migliorarsi" come la ricetta della sua squadra ideale. Anche la Sampdoria avrà queste caratteristiche: "Non parlo di moduli, sarà importante altro e le qualità che metteremo in campo". Poi sul mercato: "Se si parla di calcio individuale, i rinforzi possono arrivare anche il 30 di agosto, ma non essendo nelle mie caratteristiche ovviamente preferirei avere la squadra il più possibile completa in ritiro. Fernando? E' forte, funzionale e completo ma si trasferirà a Mosca e abbiamo bisogno di un sostituto". Due nomi caldi sono quelli di Costa e Maccarone: "Sì, me ne hanno parlato - ha spiegato Giampaolo - Andrea è un ragazzo che mi ha dato tanto dal punto di vista umano e professionale, Maccarone un vero professionista nonostante l'età. Correa e Carbonero? Il colombiano l'ho visto poco perché si è infortunato subito. Correa mi dà belle sensazioni, è estroso, esplosivo, devo però capire dove collocarlo. Non so se giocherà nello stesso ruolo di Saponara o in un'altra posizione".
CASSANO E BALOTELLI - "Ringrazio il presidente Ferrero, sono molto felice di essere qui, comincio questa avventura con grande entusiasmo, spero di ripagare la fiducia del club e di entrare nelle grazie dei nostri tifosi. Sono arrivato in un club di prestigio, bisogna avere l’umiltà di pensare che ogni volta si comincia da capo, dimenticare quello che è stato fatto e ripartire con l’idea di costruire qualcosa. Cassano non rientra più nei progetti del club? E’ una scelta della società e ne prendo atto. Se mi piacerebbe allenare Balotelli? In attacco abbiamo già sei giocatori quindi numericamente non ci sarebbe posto, al di là delle qualità di Balotelli. Ma adesso non sono questi i pensieri principali, questo è un organico un po' disomogeneo e l'obiettivo primario è quello di renderlo il più omogeneo possibile: abbiamo pochissimi difensori, tantissimi centrocampisti e un numero adeguato di attaccanti. Dovremo fare le giuste valutazioni".
FERRERO - Anche il patron ha voluto commentare la scelta del nuovo allenatore: "Pioli è una grande persona e un grande allenatore, era nei miei pensieri già da un po' e in passato siamo stati vicini a metterlo sotto contratto. Poi ho incontrato Giampaolo, e nelle ore in cui abbiamo parlato mi ha davvero colpito. E' stata davvero dura scegliere tra lui e Pioli, che ringrazio pubblicamente e dico che mi ha impressionato per conoscenza calcistica". Su Cassano: "Gli abbiamo dato una grande possibilità di tornare facendo uno sforzo. Ma penso sia arrivato il momento di voltare pagina". Il mercato? "I sampdoriani, come tutti i tifosi, vogliono vedere la loro squadra vincere. Spero di costruire una squadra forte per farli divertire".