GENOVA - A tre mesi dall’infortunio Mattia Perin ha compiuto passi da gigante. In anticipo sulla tabella di recupero, si allena già in gruppo. “Mi sono messo sotto a Villa Stuart - ha raccontato il portiere nella sala stampa di Neustift, dal ritiro del Genoa - Devo dire tanti grazie. I primi al prof. Mariani e a chi lavora in quel centro d’elite. Sarebbe un errore accelerare i tempi. Ho sempre pensato giorno dopo giorno. Il primo è stato il mese più difficile”.
IL MERCATO - Perin ha pronunciato parole d'amore verso la maglia che ha sempre amato, fin da bambino: “Ho ancora da dare molto al Genoa, non credo ci sia il rischio di andare via”. Sul nuovo tecnico Juric, il portiere ha le idee chiare: “Facevo il terzo quando giocava Juric. Poi il mister l’ho ritrovato alla guida della Primavera. Con il Crotone ha compiuto un miracolo. Ha tirato fuori il meglio dai giocatori, esaltando le loro caratteristiche”. Sull'importanza del ritiro: “Si fortifica a soffrire insieme. Lo zoccolo duro è qui in Austria, aspettiamo Rincon e gli diciamo di muoversi. Si troverà bene col nuovo allenatore, un lottatore, un guerriero come lui che ha sempre dato tutto. Dispiace che non ci sia più Gasperini, ma la migliore scelta non poteva che ricadere così".