Napoli e Pavoletti: alla fine arriva il sì, l'affare è fatto

Visite mediche ok, contratto fino al 2021: «La mia grande occasione...». Da oggi il centravanti acquistato dal Genoa sarà a disposizione di Sarri
Napoli e Pavoletti: alla fine arriva il sì, l'affare è fatto© Bartoletti
Alberto Ghiacci
2 min

ROMA - Un’intera giornata, per un accordo al quale evidentemente mancava ancora qualche piccolo dettaglio. Dalle 11, ora in cui Leonardo Pavoletti era atteso a Villa Stuart per le visite mediche, fino alle 17.45, quando l’attaccante - sorridente - è effettivamente arrivato all’appuntamento con il professor Mariani, accompagnato dal medico del Napoli, Alfonso De Nicola, e da Davide Bega, braccio destro del titolare della procura del giocatore vale a dire l’agente Giovanni Branchini.

Alla fine, ecco il succo: il centravanti ha detto sì a un contratto di quattro anni e mezzo con il Napoli, scadenza giugno 2021, il Genoa incassa 16 milioni di euro più 2 di bonus e Sarri ha il nuovo vice Milik, uno che sembra molto adatto agli schemi azzurri. Il Napoli disporrà del suo nuovo attaccante già da domani, quando cominceranno le operazioni volte al graduale rientro in campo. L’affare, invece, sarà ufficializzato martedì, con il calciomercato invernale che aprirà i battenti. Pavoletti aspettava da tempo questa conclusione. «E’ la mia grande occasione» ha confidato, soddisfatto, a chi ha trascorso parte della giornata con lui.

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ATTESA - Eppure, dopo diverse ore, è stato quasi logico porsi qualche domanda. Come mai Pavoletti non arriva a fare le visite mediche di controllo? Si è bloccato qualcosa nel trasferimento dal Genoa al Napoli? L’accordo con il Napoli era stato raggiunto più o meno su tutti i fronti, ma ieri al momento della sintesi ultima sono stati riscritti alcuni punti relativi ai diritti d’immagine (il club azzurro, da sempre, li tiene per sé), ai bonus personali del nuovo acquisto (Pavoletti riceverà una cifra superiore ai 2 milioni di base se riuscirà a raggiungere la doppia cifra in termini di gol) e a questioni prettamente burocratiche. (...)

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