1) PERSONALITA’ - Carattere forte quello di Unai Emery Etxegoien, ora nei sogni di calciomercato della Roma dove lo vorrebbe il direttore sportivo 'in pectore' Monchi, come i suoi conterranei dei Paesi Baschi dove è nato ad Hondarribia il 3 novembre 1971. E nella sua terra ha iniziato anche la carriera da calciatore, crescendo nella Real Sociedad.
2) CALCIATORE MODESTO - E’ stato un centrocampista, che dopo qualche apparizione nella Real Sociedad ha speso la sua carriera nelle serie minori spagnole vestendo la maglia di Toledo, Racing Ferrol, Leganés e Lorca.
3) GAVETTA – Proprio nel Lorca inizia ad allenare nel 2005, e dopo la promozione in Primera l’anno dopo passa all’Almeria che porta subito in Liga dove chiude ottavo la stagione successiva. Nel 2008 il salto al Valencia, nel 2012/13 allo Spartak Mosca prima dell’esonero e del triennio al Siviglia. Da questa stagione è al Psg.
4) DESTINO ITALIANO - E’ Stato spesso vicino all’Italia, corteggiato dal Milan - come ha ammesso di recente lo storico ad rossonero Adriano Galliani – ma anche al Napoli a cui ha detto no (allora il club partenopeo era fuori dalla Champions) dopo un incontro a Madrid con il presidente azzurro Aurelio De Laurentiis nell’estate del 2015.
5) MENTALITA’ OFFENSIVA - Come ogni grande allenatore è capace di adattarsi ma il suo modulo preferito è il 4-2-3-1 e con il ds Monchi come suo alleato nella Roma potrebbe ottenere dal calciomercato una rosa adatta alla sua filosofia di gioco. E' uno specialista del turnover, a cui ama riccorrere per gestire le forze dell'organico a sua disposizione.
6) IL SUO ‘METODO’ - A Valencia lo chiamano ‘Il vigile’, per la sua ampia gestualità in panchina, altri preferiscono ‘Il cavaliere del Santo Graal’ per la sua convinzione di essere un predestinato al calcio («sono una specie di eletto, un superstite che esce sempre trionfante dai momenti difficili»). E’ un perfezionista della tattica, maniacale e motivatore, e il suo metodo è stato raccontato nel libro ‘Mentalidad ganadora’, scritto insieme a Juan Carlos Cubeiro considerato in Spagna uno dei maggiori esperti sul tema della ‘leadership’.
7) MAESTRO DI CALCIO – Sotto le sue cure sono sbocciati diversi talenti: dal bomber Negredo tra i cadetti iberici nell’Almeria (ora è al Middlesbrough) fino ai tantissimi passati dal Siviglia come il romanista Fazio, l’interista Banega o il milanista Bacca.
8) A BRACCETTO COL TRAP - Emery detiene un record insieme a Giovanni Trapattoni: sono gli unici tecnici ad aver conquistato tre volte la Coppa Uefa/Europa League, ma il basco è il solo ad averlo fatto consecutivamente con la stessa squadra (alla guida del Siviglia nel 2014, 20115 e 2016).
9) TROFEI IN BACHECA – Dopo le promozioni con Lorca e Almeria, le due qualificazioni in Champions con un Valencia già in fase calante e l’esonero di Mosca, vince tre volte di fila l’Europa League con il Siviglia e quest’anno con il Psg ha già vinto la Supercoppa e la Coppa di Lega. Pesa però il 6-1 costato l’eliminazione agli ottavi di Champions League contro il Barcellona che aveva battuto 4-0 a Parigi.
10) INTERATTIVO – Oltre ai classici profili social ha un suo sito personale – unai-emery.com - in cui si racconta e si rapporta con i suoi fan. «Dimmi quale allenatore non soffre. Se non soffri non alleni» oppure «Unai è tattica, passione e disciplina» sono alcune delle sue autocitazioni.
1) PERSONALITA’ - Carattere forte quello di Unai Emery Etxegoien, ora nei sogni di calciomercato della Roma dove lo vorrebbe il direttore sportivo 'in pectore' Monchi, come i suoi conterranei dei Paesi Baschi dove è nato ad Hondarribia il 3 novembre 1971. E nella sua terra ha iniziato anche la carriera da calciatore, crescendo nella Real Sociedad.