TORINO – Tirato un sospiro di sollievo dopo gli esami strumentali, la leggera infiammazione al ginocchio che ha costretto Sami Khedira a partire tra le riserve nella sfida di qualificazione mondiale contro la Norvegia potrebbe paradossalmente aver giocato a favore della Juventus. Già, perché seduto in panchina vicino al mediano bianconero c’era quell’Emre Can che ha rifiutato di rinnovare con il Liverppol il contratto in scadenza nel 2018 e può essere considerato come una sorta di “promesso sposo” della ‘Vecchia Signora’. I due compagni (tra i quali c’è un’impressionante somiglianza fisica), entrambi pilastri della Germania che alla fine ha travolto i norvegesi con un tennistico 6-0, hanno parlato e discusso a lungo. Almeno fino a quando Khedira non è stato chiamato in causa dal ct Löw sostituire Rudy al 60’.