© LaPresseROMA - Insieme alla «fatal Verona», adesso bisogna fare i conti anche con il «fatal Sassuolo». Che, costretto a giocare sempre in trasferta (al Mapei Stadium) le partite casalinghe, è diventato il «giustiziere» di un’intera dinastia di allenatori del Milan. Ma proprio quello che sembra essere la vittima predestinata, Vincenzo Montella, nella sua prima stagione sulla panchina del Milan è riuscito (rigore calciato in maniera irregolare, doppio tocco, da Bacca) a sfatare questo tabù. In precedenza Allegri, Inzaghi e Mihajlovic avevano conosciuto altrettante sconfitte che nel caso del triplice campione d’Italia della Juventus era costata la panchina immediatamente, allo scadere del girone d’andata (gennaio 2015), senza possibilità d’appello. [...]
SCENARI - La lunga premessa sul «fatal Sassuolo» testimonia come l’avventura rossonera di Montella rischi di essere ai titoli di coda in caso di mancato successo su un campo storicamente ostico. Comunque, il club rossonero prenderà, in qualsiasi caso, una decisione concreta e definita solo all’indomani del verdetto del Mapei Stadium. Ma il sostituto di Montella c’è già, si tratta di Rino Gattuso (tecnico della Primavera del Milan) che conosce alla perfezione l’ambiente, quindi non avrebbe bisogno di ambientarsi come sarebbe costretto a fare un altro tecnico. Intanto dalla lista dei possibili candidati si è sfilato Paulo Sousa, che ieri è partito per la Cina dopo aver trovato l’accordo economico con il Tianjin Quanjian. Il tecnico ha raggiunto la nuova sede di lavoro per definire gli ultimi dettagli.
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