ROMA - E adesso che ne sarà del Pipita? Il fallimento dell’Argentina e l’uscita anticipata dal Mondiale accelerano la risposta all’interrogativo sul futuro di Gonzalo Higuain. La campagna di Russia è stata fallimentare per il bomber della Juve: zero gol, una sola gara da titolare e 132 minuti in campo nelle 4 partite disputate dalla Seleccion. Mai realmente coinvolto nel «progetto» di Sampaoli, mai protagonista. Un’altra occasione Mondiale sprecata; la delusione della finale di quattro anni fa in Brasile, con le occasioni fallite e la coppa sfumata, si è riproposta in modo forse ancora più bruciante. Emblematica l’istantanea di sabato che, durante il crollo contro la Francia, ritraeva il 9 bianconero sconsolato in panchina, con lo sguardo nel vuoto e la pettorina addosso. Non l’ha mai potuta togliere per entrare nella sfida dentro o fuori contro i transalpini. Panchina e basta per lui, non certo l’epilogo che si augurava.
FUTURO - Adesso è tempo di vacanze, di resettare. Dimenticare e ripartire. Ma con quale maglia? La risposta scontata è: con quella della Juve, in forza di un contratto in scadenza nel 2020. Ciò che può apparire scontato, però, potrebbe non esserlo. Perché c’è tanta incertezza sul futuro bianconero di Higuain. Sembra strano a dirsi, ma il Pipita non è incedibile. Tradotto: nel caso arrivasse un’offerta adeguata, la Juve potrebbe anche sacrificarlo. Ebbene sì, il bomber strappato al Napoli due estati fa per 90 milioni, il bomber che ha firmato il settimo scudetto consecutivo con il gol all’Inter potrebbe essere ceduto. Offerta adeguata, nella logica del club bianconero, significa che dovrebbe essere da 60-65 milioni in su. [...]
DOVE? - Il passo successivo è capire dove potrebbe essere il futuro non bianconero di Higuain. In Italia i rumors lo hanno coinvolto in uno scambio con Icardi, subito smentito da Juve e Inter. Ma Gonzalo è stato accostato anche al Milan: fantamercato, se riferito alla situazione attuale del club rossonero. Il discorso potrebbe aprirsi soltanto nel caso di un cambio di proprietà. I tempi però appaiono piuttosto lunghi e l’affare complicato. La via estera porta al Paris Saint Germain ma soprattutto al Chelsea dove, a meno di sorprese, la panchina sarà di Maurizio Sarri. E allora i due potrebbero rinverdire i tempi di Napoli a Stamford Bridge. Con Morata che potrebbe fare il percorso inverso e tornare in bianconero. Che ne sarà del Pipita?