Milan-Caldara senza tregua

È la condizione per dare il sì al ritorno di Bonucci a Torino. Ma i bianconeri (per ora) propongono altre soluzioni. Una giornata di incontri fra i rossoneri, la Juve e gli agenti dei difensori
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MILANO - Bonucci, Caldara, con un occhio pure per Higuain. Quella di ieri è stata un’altra giornata di contatti e incontri sull’asse Milan-Juventus. Con inevitabile coinvolgimento di Alessandro Lucci e Giuseppe Riso, ovvero gli agenti dei due difensori. Tanto per cominciare, attorno all’ora di pranzo, c’è stato un altro faccia a faccia tra Paratici e Leonardo, che ha ricevuto il ds bianconero in centro a Milano, evitando nuovamente Casa Milan, esattamente come l’altro giorno. Poco dopo è stato il turno di Lucci, che, però, prima di presentarsi dal brasiliano, era transitato dal quartier generale della Signora a Milano, ovvero un albergo a due passi da piazza Cavour. E, nello stesso hotel, nella seconda parte del pomeriggio, è stato poi il turno di Riso. Senza contare, poi, i telefoni incandescenti che hanno costantemente tenuto in contatto tutti i protagonisti della vicenda.


GIOCO D’INCASTRI - Insomma, siamo nella situazione in cui le parti in causa stanno cercando un punto di incontro. Che al momento, però, non è stato raggiunto. Se Bonucci, come confermato pubblicamente da Leonardo, ha espresso il desiderio di tornare a Torino, tuttavia, per rendere possibile il viaggio di ritorno sia Milan sia Juventus vogliono dettare le proprie condizioni. Per Leonardo, appunto, è quella di ottenere in cambio Caldara, in uno scambio alla pari. Per Marotta e Paratici, almeno per il momento, non se ne parla. La loro pedina di scambio piuttosto sarebbe Benatia, 31 anni come Bonucci. Anche perché, con il Chelsea pronto a dare l’assalto a Rugani, avrebbe poco senso perdere pure il secondo centrale di prospettiva alle spalle di una batteria di ultratrentenni, seppur affidabilissimi. Peraltro, stando agli ultimi rumors, nell’incontro di oggi già fissato a Nizza, sembra che i Blues siano intenzionati a chiedere informazioni anche sullo stesso Caldara, che, sulla carta, avrebbe una quotazione inferiore rispetto a Rugani. Insomma, lo stallo di queste ore potrebbe essere strategico, con la Juve che vuole capire cosa avrà in mano per valutare se avvicinarsi alla posizione del Milan. Attenzione, perché potrebbe esserci un punto di svolta legato non tanto ad un conguaglio, che il club rossonero si rifiuta di concedere, ma al diritto di recompra da inserire, eventualmente, nel contratto di cessione di Caldara. In questo modo, infatti, il club bianconero manterrebbe comunque un legame con il difensore. Ma a quale cifra direbbe sì Leonardo? Beh, probabilmente non meno di una settantina di milioni, che per un difensore non sono pochi...

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