© Getty ImagesNAPOLI - Incontri ravvicinati di un certo tipo, di quelli che restano avvolti (teoricamente) nella nebbia, di quelli che racchiudono in sé messaggi subliminali, di quelli che sono interlocutori ma possono anche rapidamente trasformarsi in definitivi. Gli incontri che t’aspetti, che non sospetti, che saltano, che restano lì nell’aria, perché poi a volte basta poco e se Aurelio De Laurentiis atterra all’aeroporto Charles de Gaulle alle 15, proveniente da Napoli, da dove è partito alle 12.40, c’è sempre la possibilità che accada qualcosa di nuovo.
GLI APPUNTAMENTI - Perché intanto, altrove, il Psg fa sul serio e continua a sistemare le basi per un affare che può essere immediato o anche slittare nell’estate che verrà: però quando Allan Marques Loureiro si accomoda in una località segreta insieme al proprio manager Juan Manuel Gemelli e ad un uomo di fiducia del club francese, allora siamo già entrati nella fase successiva. E’ un lunedì già ricco di indicazioni contenute nel volo Air France del mattino che ospita Au relio De Laurentiis e la signora Jacqueline, in viaggio verso una vacanza personale che però non nega sviluppi di carattere calcistico-professionale per un presidente rimasto fermo sulle proprie posizioni: Allan non si vende se non, come dichiarato sabato scorso al Corriere dello Sport-Stadio, in presenza «di una proposta fuori mercato, chiamiamola indecente, e della volontà del diretto interessato ». Il principe Nasser Al Khelaifi è stato costretto a lasciare Parigi per motivi personali però Antero Henrique, direttore sportivo del Psg, e Cristiano Giuntoli, il suo omologo napoletano, possono cominciare (pardon, continuare) a far da soli, forti di un’amicizia costruita negli anni e sviluppatasi recentemente, eventualmente in attesa che tocchi ai proprietari.
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