Pioli o Montella, lui è sempre in campo
Ragazzo semplice (“Non ho tatuaggi né orecchini, non amo pettinature strane”), innamoratissimo della famiglia (“È la mia grande forza”) e una proposta di matrimonio da favola fatta alla bella Sabrina durante una vacanza a Napoli. La scelta di indossare la maglia numero 17 è sempre di natura personale: è il giorno di nascita della figlia. Per capire l’importanza che Veretout riveste per la Fiorentina è sufficiente dare uno sguardo ai dati dell’ultima stagione: oltre ai cinque gol in campionato già citati, ci sono anche tre assist e soprattutto un rendimento continuo e costante che hanno impedito agli allenatori che si sono succeduti (Pioli e Montella) di tenerlo in panchina: quando ha giocato, lo ha sempre fatto per 90 minuti. A parte il match di inizio stagione contro il Napoli quando uscì al 64’ venendo rimpiazzato da Edimilson. Osservato da Massara quando ancora era nel Nantes, stimato da Monchi e…quasi preso da Petrachi. La storia di Jordan Veretout a Roma può adesso avere inizio.