Pau Lopez più Bartra, il doppio obiettivo di Petrachi

La Roma lavora sull'asse di Siviglia per il portiere e il difensore centrale
Pau Lopez più Bartra, il doppio obiettivo di Petrachi© EPA
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ROMA - Giorni intensi per Petrachi sull’asse Roma-Siviglia. Il ds romanista è in pressing sul Betis, a caccia del doppio colpo Pau Lopez-Bartra, rispettivamente portiere e difensore centrale del club biancoverde. Operazione avviata, ma comunque non facile: per i due, presi in blocco, il Betis vuole una quarantina di milioni. Il che vuole dire che le pretese spagnole si sono sensibilmente ridotte, almeno per Pau Lopez, se è vero che quando la Roma ha fatto le prime avances, i dirigenti spagnoli hanno agitato come una muleta la clausola rescissoria da 35 milioni per liberare il portiere. In ogni caso, le parti non sono ancora approdate all’accordo, perché l’offerta giallorossa non supera i 30 milioni complessivi per i due. Ragionevole prospettare la chiusura dell’affare a 35, a meno che da parte spagnola non ci siano ripensamenti nelle prossime ore, soprattutto per quanto riguarda Bartra. Perché mentre la partenza di Pau Lopez è un dato ormai accettato, tanto che il Betis sta cercando con una certa solerzia il suo sostituto, quella del difensore ex Barcellona e Borussia Dortmund è un boccone ancora da digerire. Su di lui le richieste potrebbero rimanere rigide, anche perché il club spagnolo con l’arrivo del nuovo tecnico Ruby si schiererà probabilmente con una difesa a tre, e il parco centrali dovrà essere ben nutrito. La Roma proverà magari a rinforzare l’offerta, diluendola però con la formula del prestito con diritto di riscatto.

Le alternative



Nello stesso tempo, però, deve pensare a possibili obiettivi alternativi, anche perché dopo la partenza di Manolas e fermi restando i dubbi sul Fazio visto nel campionato scorso, i centrali da portare a Trigoria sono almeno due. Ed ecco allora scaldarsi un poco la pista che porta al belga trentenne del Tottenham, Toby Alderweireld: ha un contratto prossimo alla scadenza (2020), una enorme esperienza internazionale e l’abitudine a costruire da dietro, come piace a Fonseca. Petrachi lavora anche su Lyanco, che portò a Torino nel 2017, ma non è un affare facile.

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