Roma, intrigo Dzeko: ecco i possibili scenari

L'attaccante è stato convocato per lunedì a Trigoria: niente ferie in più e niente sconti all'Inter
Roma, intrigo Dzeko: ecco i possibili scenari© Bartoletti
Andrea Ramazzotti
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MILANO - Nell’affare Dzeko la Roma non fa né passi indietro né sconti all’Inter. Da Trigoria ieri è partito un altro segnale tutt’altro che di apertura alla cessione del bosniaco che sta trascorrendo le vacanze in Croazia: Edin è stato convocato lunedì per le visite mediche e il giorno successivo dovrà iniziare ad allenarsi. La dirigenza giallorossa, dunque, non gli ha concesso un supplemento di ferie perché questa scelta avrebbe aperto la porta a una cessione low cost e, per tenere alto il prezzo, lo ha trattato come un qualsiasi altro giocatore della rosa.

Niente sconti per Dzeko

Dzeko lunedì sarà a Roma come gli altri nazionali (Cristante, Kolarov, Florenzi, Olsen, Mirante, Ünder, Schick ed El Shaarawy), anche se avrebbe fatto volentieri a meno sia di questa convocazione sia del tira e molla di mercato. Da oltre un mese si è promesso all’Inter e si aspettava che, a inizio luglio, l’intera vicenda fosse già stata risolta. Non è per niente contento e con il suo entourage sta decidendo la linea da adottare. La professionalità che ha dimostrato in tutta la sua carriera gli impedisce gesti clamorosi come per esempio quello di non presentarsi a Roma, ma al tempo stesso vuole capire quali margini di manovra ha per spingere le due società a trovare un’intesa. Senza una fumata bianca in tempi brevi, da martedì dovrà lavorare agli ordini di Fonseca, ma è facile intuire che lo farà con scarsa voglia, in pratica da separato in casa. Non una situazione ideale per un attaccante di 33 anni che ha scelto di chiudere la sua carriera a Milano e che ha detto di no al rinnovo di contratto proposto da Pallotta (è pronto a ribadirlo in caso di nuova offerta). E se da una parte giudica alte le richieste della Roma, che compresi i bonus lo ha pagato 21 milioni e che pretende la stessa cifra, dall’altro si aspetta che Marotta e Ausilio facciano uno sforzo dopo aver valutato Lazaro 21,5 milioni e Sensi oltre 30.


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