© Getty ImagesBOLOGNA - Jorrit Hendrix al Bologna è un’operazione che si farà, perché tutte le parti in causa vogliono farla, ecco la verità. No, a oggi non si intravedono ostacoli particolari da superare, anche se un affare è chiuso solo quando le due società, dopo essersi scambiate i documenti, hanno tra le mani anche le firme. Compresa quella del calciatore in questione. Che per quanto riguarda Hendrix non vede l’ora di mettere, avendo scelto l’Italia e soprattutto il Bologna per il suo domani. All’atto pratico restano da limare due o tre punti per quanto riguarda l’ingaggio del giocatore, mentre ballano 700 mila euro tra la proposta economica del Bologna e la richiesta del Psv Eindhoven, ma parliamoci chiaro, la trattativa salterà solo se qualcuno si tirerà indietro sul più bello, e questo è uno scenario che a oggi né la società rossoblù né quella olandese, per non parlare di Hendrix, vogliono prendere in considerazione. Caso mai va fatta un’annotazione importante: deve dare il sì definitivo Sinisa Mihajlovic, che per certi versi ha già dato il suo gradimento all’operazione, ma che per altri vuole verificare fino in fondo attraverso la visione di alcuni dvd se Hendrix può essere il compagno giusto per Erick Pulgar. Nel senso se può essere complementare al cileno, avendo come lui le caratteristiche del guerriero.
Hendrix è un centrocampista che all’occorrenza può fare anche il centrale, non ha l’entrata a fari spenti della mezzala ma sa presidiare bene anche la trequarti. Il suo ruolo vero è quello del mediano, non è un caso che il Psv portasse avanti lo stesso sistema di gioco del Bologna, il 4-2-3-1. Come non è un caso che oggi Hendrix voglia lasciare la squadra olandese, visto che il tecnico Van Bommel ha scelto il 4-3-3 come nuovo modulo. Avendo alle spalle un passato anche da difensore, Hendrix è un grande recuperatore di palloni, ma nella fase attiva ha una caratteristica che piace molto agli allenatori, quella di verticalizzare subito la giocata.
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