Conte: «Le parole di Mou su Eriksen? Nessun problema»

In conferenza stampa il tecnico dell'Inter ha dribblato la polemica relativa alle parole dello  Special One sul danese (a un passo dall'Inter), ma non ha nascosto la sua emozione per il ritorno a Lecce («E' casa mia e sono legato a quella società dove ho giocato a lungo») e le difficoltà del match: «Con la squadra sono stato chiaro: sarà dura».
Conte: «Le parole di Mou su Eriksen? Nessun problema»© AFPS
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Andrea Ramazzotti

MILANO - Antonio Conte non ha sottovalutato la sfida di domani contro il Lecce e ha messo in guardia la squadra nella conferenza stampa di stamani iniziata da parte dell’allenatore nerazzurro con un ricordo di Anastasi, scomparso ieri: «Ho avuto il piacere di conoscerlo ed era una grande persona. Mi spiace tante per la sua scomparsa»

Conte, si gioca nella sua Lecce contro una squadra che non ha mai vinto in casa. Che match sarà?
Il Lecce sta facendo il suo percorso. E’ partito per lottare per non retrocedere. Ha giocato ottime gare e cerca di arrivare al risultato con il gioco. Se il campionato fosse finito ora, alla fine del girone d’andata, sarebbe salvo. Adesso invece c’è tutto il girone di ritorno, ma loro hanno un ottimo allenatore e una buona squadra. Esprimono un gioco propositivo e auguro loro tutto il meglio, magari dopo la gara contro di noi.



E’ un’emozione per lei tornare a giocare a Lecce?
Sicuramente. Tornare a Lecce per me è una grande emozione perché è la città dove sono nato, cresciuto e diventato uomo. Lì ho tutti i parenti: mamma, papà e gli altri. Al Via Del Mare ho iniziato la mia carriera, ho fatto tanti anni con il Lecce e giocare lì sarà speciale. Il Lecce per me è un’emozione e resterà nel mio cuore. Domani però siamo avversari e cercherò di batterlo.

Mourinho ha parlato dei lei a proposito di Eriksen. E’ dispiaciuto?
Non sono dispiaciuto, è normale amministrazione. Con José ci conosciamo e non c’è nessun problema.



Questa partita in qualche modo, per quello che ha fatto l’Inter in gare abbordabili in passato, diventa uno snodo importante per il vostro campionato?
Sì assolutamente perché questa gara di abbordabile non ha niente. E’ la prima partita del girone di ritorno e dobbiamo avere la stessa determinazione e la stessa voglia delle ultime partite. Dovremo fare tantissima attenzione. Bisogna alzare la soglia dell’attenzione e tenerla altissima. Parlo sempre di stabilità e di dare segnali di concretezza e mi aspetto questo anche domani.

Young è pronto per venire a Lecce? Cosa aggiunge alla squadra?
E’ appena arrivato e come può pensare di venire a Lecce? E’ arrivato oggi, farà allenamento sia oggi sia domani e la prossima settimana inizierà a entrare nella nostra idea di calcio. Sarà disponibile contro il Cagliari.

Qual è la prima cosa che si aspetta per il girone di ritorno?
La stessa disponibilità avuta nella prima parte del campionato. Mi aspetto di ricominciare con questo.

Cosa serve nel girone di ritorno per fare gli stessi punti dell’andata e per accorciare il gap rispetto alla Juventus?
Ripetere quello che abbiamo fatto all’andata sarà molto molto difficile. L’unico modo in cui possiamo ripetere quello fatto all’andata è allenarsi ancora di più e fare le cose con la stessa predisposizione dell’andata.

Si aspettava di avere qualcuno a disposizione a questo punto del mercato?
Andremo a Lecce con i giocatori che conoscete, contento di questo.

Come fa un allenatore a tenere lo spogliatoio concentrato sul campo in queste settimane di mercato?
E’ il periodo più difficile per un allenatore perché devi gestire tante situazioni che escono sui giornali. Alcune sono vere e altre no. Ci sono virus da gestire nella giusta maniera. Bisogna confidare nella bravura dei ragazzi, nella loro concentrazione di stare sempre sul pezzo e di giocare per la loro squadra senza farsi trascinare in altre situazioni e perdere concentrazione.

Come sta Vecino? Cosa ci dice del mancato scambio Politano-Spinazzola?
Vecino non è a disposizione. I due calciatori sanno che è stata fatta una scelta tecnica e per altre cose dovete chiedere ad altri. I discorsi tecnici li affronto con chi viene a chiedermi le cose perché la mia porta è sempre aperta. A volte alcune situazioni vanno accettate, ma io sono pronto ad ascoltare tutto e tutti. Ora Politano tornerà qua e la situazione andrà gestita. Nella testa di Matteo era già a Roma perché era andato lì e voleva fare questa cosa. Ci sono 12 giorni di mercato e vedremo quello che succederà. Chi si occupa di mercato cercherà di risolvere la situazione.

Perché è stato preso Young? Lo utilizzerà più a sinistra che a destra? O viceversa?
E’ un giocatore super esperto, ha 34 anni e ha avuto un suo percorso importante. Nello United giocava a volte a sinistra, a volte a destra perché è duttile. Nasce ala per poi diventare terzino. E’ affidabile e noi abbiamo bisogno di giocatori affidabili che possano completare la rosa e creare meno stress se ci sono infortuni. Visto il ruolo che ha, le difficoltà dal punto di vista tattico qui in Italia per lui non ci saranno. Ha le caratteristiche per far bene: ha esperienza e una carriera importante alle spalle. Visto che lui non giocava allo United in maniera continua, l’unico problema che posso intravedere sarà quello di riportarlo a una condizione giusta per tenere botta, ma ha entusiasmo e questa è la cosa più importante.


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